«Se il presidente della provincia di Trento non è in grado di gestire la convivenza con gli orsi, dovrebbe cambiare mestiere. Invece, è tragico e umiliante constatare che in seguito a una gestione lacunosa e a intenzionali mancanze politiche non perdano il posto i politici, ma la vita gli animali». Così Cristina Guarda, eurodeputata del Gruppo Verdi/ALE, in una nota a commento dell’abbattimento dell’orso M91 deciso dalla Provincia di Trento. «Il terzo in un anno, dopo M90 e KJ1», sottolinea l’eurodeputata.
«Dispiace e preoccupa il parere positivo di Ispra all’abbattimento, in un contesto in cui prevenzione e gestione sono le uniche soluzioni efficaci, politicamente e tecnicamente. Invece manca completamente una strategia per la dissuasione, basti pensare che in Italia non sono ancora ammessi sistemi di difesa sostenibili come lo spray. Ma si potrebbe cominciare con l’utilizzare al meglio i fondi per le recinzioni elettriche, o con l’incentivare l’utilizzo di cani da guardiania», sottolinea Guarda. «Gli abbattimenti non risolvono nulla. La convivenza con l’orso è possibile soltanto attraverso un approccio democratico e scientifico, basato su prevenzione, educazione, gestione attiva e compensazioni», conclude l’eurodeputata.
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