Nelle ultime ore sui social è nata una polemica sul nulla. Su una ipotesi che non si può attuare. Un po’ come se si fosse discusso, che ne so, del perchè alla Maratona di Sant’Antonio non corre Abebe Bikila.
Qui di seguito la spiegazione per punti della questione, fornita da uno che nel Padova ci ha anche giocato, l’assessore allo sport Diego Bonavina:
“Sulla questione maxi schermo per la proiezione della partita Fermana-Padova, vorrei spendere una parola per fare chiarezza: l’idea di allestirlo era di 10 giorni fa, era tutto concordato grazie all’ottima collaborazione con questura, prefettura e calcio Padova. Costo zero per il comune grazie alla sponsorizzazione di PittaRosso, partner dell’evento. Tutto è naufragato perché l’emittente televisiva, direttamente collegata alla lega C, per concedere i diritti aveva bisogno che l’Ossevatorio Romano dichiarasse a rischio ordine pubblico la partita di Fermo. Poiché dei 700 biglietti messi a disposizione dei nostri tifosi ne sono stati venduti solo 600, l’Osservatorio ha definito la partita a rischio 2, praticamente nullo. Per spiegarmi ancora meglio, con rischio 2 non vi è divisione tra settore ospiti e locali quindi, paradossalmente, lo stadio di Fermo avrebbe potuto ospitare 5000 padovani. In questa situazione, l’emittente televisiva non ha fornito al comune l’autorizzazione alla messa in onda della partita. Ecco perché non si farà nulla. Dispiace soltanto che il Comune sia stato ancora una volta criticato per una cosa di cui non ha colpa e soprattutto che qualcuno abbia postato la notizia del no al maxi schermo in maniera gratuita, senza sapere i reali motivi. Domanda: ma prima di pubblicare qualcosa solo per il gusto di fare polemica e di ricevere qualche like, non era più facile chiamare il sottoscritto e chiedere lumi in merito??? Ai posteri la risposta”.
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