Il Padova punta la Serie B: si parte dal mercato

 

Il campionato di Serie C è storicamente tra i più complicati da giocare. I risultati, nonostante la presenza di squadre sulla carta più forti di altre, sono spesso impronosticabili. Lo dimostra il continuo saliscendi in classifica dei club, come l’alternanza delle quote dei siti scommesse, che all’inizio di ogni stagione mettono a punto bonus per scommettere sul calcio utili specialmente se si tratta di puntare sulla terza lega italiana. Una realtà che coinvolge anche il Padova nella stagione che sta per iniziare.

Il calciomercato del Padova

Il Padova 2024-25 (che inizierà la prossima stagione nel weekend del 25 agosto) ha preso progressivamente forma con il calciomercato estivo del DS Mirabelli. In entrata Spagnoli (punta centrale), Adamcsik (ala sinistra) e Fortin (portiere). In uscita Leoni (Sampdoria), Radrezza (Spal), Zanellati (Casertana), Miccoli (Este), Gagliano (Cerignola), Franchini (Pescara), Calabrese (Campobasso), Zamparo (Entella) e Tordini (Lecco). Svincolati Donnarumma, Ghezi e Ghirardello. Attualmente non risultano particolari trattative finalizzate all’acquisto di nuovi atleti per il collettivo biancorosso. Qualcosa in più potrebbe emergere dopo le prime amichevoli, considerando che la chiusura del calciomercato è fissata al 30 agosto 2024.

Porta blindata quindi con il 21enne di ritorno Mattia Fortin dal Legnano. Michele Voltan (dalla Virtus Verona) sarà il biancoscudato di riserva. Difesa a tre con Belli-Delli Carri-Faedo, quasi sicuramente titolari con Andreoletti. Occhio però a Granata, Crescenzi e Perrotta in grado di ambire ad una maglia da titolare. Necessario un leader nel pacchetto arretrato. Si punta alla crescita di Delli Carri. A centrocampo la cabina di regia è affidata a Lorenzo Crisetig affiancato da uno tra Fusi e Varas. Ancora da capire il nome del trequartista biancorosso, attualmente assente nel collettivo euganeo, qualora il tecnico transitasse dal 3-4-2-1 al 3-4-1-2. Sulle corsie laterali resta l’asse di destra Kirwan-Capelli e quello di sinistra Villa-Favale. Reparto avanzato: l’arrivo di Spagnoli dall’Ancona (per lui 15 gol in 34 partite) è una certezza per l’attacco biancoscudato. Non dovrebbe esserci alcun dubbio sul suo impiego come terminale offensivo. Affiancato da Bortolussi, Andreoletti potrebbe avere una prima linea di grosso impatto, nonostante il tecnico prediliga in alcune circostanze una sola punta. Mezze punte, o esterni: Liguori e Russini sembrano avere una marcia in più di Palombi e Valente. Quest’ultimo dovrà dimostrare di aver pienamente recuperato i problemi fisici dell’ultima stagione. Russini ambisce invece alla numero 10.

La Serie B è davvero possibile?

L’arrivo di Andreoletti implica un comprensibile stravolgimento nel modulo di gioco dei biancorossi. L’ex Benevento, che nel Sannio ha lasciato non poche perplessità dal punto di vista della gestione tecnica, opterà sicuramente per un 3-4-2-1 o per un 3-4-1-2: costruzione articolata dal basso, possesso palla, pressing alto e verticalità. Il nuovo tecnico euganeo ha impiegato più del previsto nel trasmettere le sue idee in casa giallorossa. Idee naufragate definitivamente con lo 0-4 casalingo contro il Catania che gli costarono l’esonero. Servirà tempo anche a Padova, per Matteo Andreoletti, uno dei più promettenti allenatori della C, almeno fino a quando non ha lasciato l’ambiente tranquillo di Sesto San Giovanni. Pretendere subito la B, alla sua prima stagione, può sembrare eccessivo ma comprensibile, considerando le aspettative della società e della piazza sul collettivo biancorosso. “Vorrei arrivare in Serie B assieme a questa squadra” ha dichiarato Pietro Fusi da Pieve di Cadore. Ma è consapevole che bisogna cambiare tanto e in fretta. “Andreoletti è un mister ossessionato, in senso positivo, ci tiene alla precisione e se un’azione non esce come vuole lui la rifacciamo. È una persona molto precisa”. Forza o debolezza? Con la nuova gestione tecnica si vedrà un Padova che sa cosa deve fare, ma in alcuni casi, l’applicazione metodica degli schemi si scontra con l’esigenza di essere più flessibili e pragmatici. Anche capitan Kirwan è d’accordo su idee, meticolosità, metodo e abnegazione che caratterizzano Andreoletti. Come al solito, il lento cammino nell’arduo campionato di C dirà la sua. Con la speranza di evitare l’inferno dei playoff.