Tutta colpa di un mal funzionamento eccezionale della media tensione della cabina enel esterna allo stadio. A dirlo è il direttore generale del calcio Padova Gianluca Sottovia in sala stampa alla fine della gara interrotta al 31 esimo. Quattro interruzioni nel giro di poco più di mezzora ed alla fine la decisione dell’arbitro Calvarese di Teramo di far rientrare le squadre nello spogliatoio in attesa della decisione della Lega calcio. E’ la cronaca dei continui black out che hanno messo ko l’impianto elettrico dello stadio Euganeo di Padova. Il sistema elettrico dello stadio, inaugurato nel 1994, ha iniziato a fare le bizze alle 15.59, mentre Padova e Torino, in quel momento sullo 0 a 0, stavano uscendo dal tunnel per disputare il secondo tempo. La partita ricomincia alle 16 e 11 minuti. Tre minuti dopo i fari dell’impianto si spengono ma l’arbitro decide di continuare la gara dopo che i giocatori in campo si erano fermati. Scodellata una palla a due per ricominciare la gara, un paio di azioni più tardi il Padova passa in vantaggio con Ruopolo. Alle 16.16 ritorna la luce piena all’Euganeo ma dura poco. Alle 17.10 i fari si spengono di schianto. A quel punto Calvarese decide di sospendere la gara per oscurità. La Lega calcio, d’accordo con le due società, ha deciso di recuperare la gara domani alle 14.30. Si ricomincerà a giocare dal minuto 31esimo, con la stessa formazione che al momento del black out definitivo era in campo. Quindi quattordici minuti da giocare, salvo recupero, che a discrezione dell’arbitro, dovrebbe comunque essere ampio. “Ci sentiamo danneggiati è stato un secondo tempo, per quel poco che si è giocato, falsato – dice il direttore sportivo del calcio Torino Petracchi – non sarà facile riprendere la partita al 31esimo con un gol sotto, con di fronte una squadra fresca. Eventuali decisioni di ricorso sulle decisioni che verranno prese dalla Lega calcio li decideremo con calma”. (Fonte Ansa)