Chiuderebbe l’area metropolitana del Veneto e l’intera Lombardia. Tutti a casa se non per indifferibili urgenze di lavoro o di carattere sanitario personale. Tutti condizionali d’obbligo visto che l’indiscrezione filtra dagli organi di stampa ed è relativa ad un decreto del presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte che avrebbe questa decisione sul proprio tavolo. Una decisione che di fatto spaccherebbe in due il Veneto, paralizzerebbe la Lombardia azzerando o quasi arrivi, esportazioni e qualsiasi attività non strettamente di base.
Notizia in aggiornamento
aggiornamento ore 20:53
questo sarebbe l’estratto del decreto
aggiornamento 22:28
Luca Zaia in diretta a Reteveneta intervistato dal direttore Luigi Bacialli
“Evitate i luoghi affollati ed agli anziani dico di evitare di uscire e di mandare qualcuno a fare la spesa al posto vostro. Abbiamo già 15 giorni di coronavirus, in Lombardia hanno preso in carico 800 pazienti, il che vuol dire un ospedale grande come il Cò Foncello. In Veneto abbiamo fatto una marea di tamponi, abbiamo 43 persone in terapia intensiva e ieri ne abbiamo “caricati” ieri 12 di nuovi. Le terapie intensive in Veneto hanno ancora margini. Abbiamo 450 posti che da lunedì cresceranno di 52, abbiamo margini di miglioramento che però arrivano fino ad un certo punto perchè ci vogliono ad esempio almeno i ventilatori meccanici. Il nostro competitor in questo momento è la Cina e o li danno a noi o li danno a loro”