Sono giovani, intelligenti, belli e studiosi, i i padovani che domenica 3 dicembre vengono premiati a Palazzo Santo Stefano per aver onorato l’Italia nel mondo con i loro studi e la loro professionalità. Ma ci sono anche i testimonial degli anni ’60, quelli che sono andati lontano, in Australia, in cerca di fortuna e che hanno fatto di Melbourne o di Adelaide la loro casa, pur mantenendo sempre un forte legame con le radici venete.
Alessandro Abate, Mattia Campagnolo, Claudio Ferronato, Ferdinando Griffante, Ionica Masgras, Fausto Antonio Panizzolo, padre Giampaolo Pinato e Claudio Tarchi sono stati selezionati dall’Associazione Padovani del Mondo che ne ha riconosciuto i meriti in ambito lavorativo, di ricerca e innovazione, impegno sociale e culturale. Hanno studiato a Padova ed portano le loro conoscenze e la loro professionalità nel mondo.
Non è semplice sintetizzare in poche righe la vastità degli interessi e delle eccellenze raggiunte da “Padovani Eccellenti 2017 “, chi in ambito scientifico, chi in quello imprenditoriale, chi in quello sociale e religioso. Alessandro Abate è un “quasi astronauta” che insegna Computer Science ad Oxford; Mattia Campagnolo ha scritto una tesi di laurea sull’emigrazione dei padovani in Brasile; Claudio Ferronato e Ferdinando Griffante sono diventati imprenditori di successo in Australia ma sempre attivi nei Circoli dei Padovani nel Mondo; Masgras Ionica, si è specializzata nella ricerca contro i tumori, Fausto Antonio Panizzolo , con il suo gruppo di Harvard ha inventato un paio di pantaloni che permettono alle persone con difficoltà motorie di camminare e correre; padre Giampaolo Pinato è un “missionario itinerante” che ha supportato i lavoratori italiani all’estero; Claudio Tarchi, consulente finanziario per la Merryl Lynch, da anni promuove la cultura italiana a San Francisco.
Alessandro Abate, classe 1978, cresciuto all’Arcella, scuola Media Zanella, Liceo scientifico Curiel, si è laureato in Ingegneria Elettronica all’Università di Padova. Si è trasferito negli Stati Uniti con una borsa di studio nel 2000, dove è rimasto prima per motivi di studio e poi professionali. Ha vissuto negli Stati Uniti, in Germania, in Olanda. Attualmente risiede nel Regno Unito dove ricopre la posizione di docente universitario presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Oxford. Ha conseguito un Master ed un Dottorato in Ingegneria Elettronica ed in Informatica a UC Berkley (California). E’ anche dottore di ricerca in Automatica e Ricerca Operativa presso l’Università di Padova. Grazie alle esperienze internazionali ad alto livello, persegue oggi ricerca teorica di tipo inter-disciplinare a cavallo tra l’ingegneria, le scienze informatiche e la matematica applicata. E’ particolarmente interessato allo sviluppo di software per l’applicazione pratica della ricerca. Tramite lo studio di specifici campi applicativi trasforma la sua ricerca teorica nella innovazione e sviluppo in contatto (consulenza) ed in collaborazione (progetti scientifici) con azienda leader nei vari settori. Dal 2009 ha ricevuto per la ricerca, dall’Unione Europea, da Enti Olandesi ed Inglesi, dal CNR italiano dalle Università di Delft ed Oxford e da varie aziende private, fondi per circa 1,4 milioni di Sterline. I suoi interessi spaziano dalla matematica alla filosofia, dalla medicina all’esplorazione spaziale. Nel 2008 ha partecipato al bando di selezione per astronauta arrivando tra i primi 80 su 12.000 richiedenti. Per completezza, specifica Alessandro Abate, “Il posto è stato assegnato come noto agli astronauti Cristoforetti e Parmitano”.
Mattia Campagnolo, di Cittadella, ha conseguito la Laurea di Primo Livello in Storia presso l’Università degli Studi di Padova con la tesi “Verso il Brasile – L’emigrazione dall’alta Padovana, dal Distretto di Cittadella e dal Comune di Fontaniva (1876-1900). “Da bambino ascoltando i racconti del nonno su di una donna di origini venete nata in una terra lontana, il Brasile” – racconta Mattia – “Venni così a conoscenza di un mondo a me sconosciuto. La cosa ebbe su di me un impatto profondo e duraturo risvegliando , con il passare degli anni, la passione per la ricerca sull’emigrazione. “
Giorgio Ferronato, di Villa del Conte, è emigrato in Australia, a Melbourne, nel 1967, quando allora come oggi, il lontano continente rappresentava il sogno di un riscatto: “Sono il terzo di quattro figli”, racconta, “dopo la morte di mio padre, avvenuta per incidente stradale, dovetti lasciare gli studi ed emigrare in Australia per provvedere alla mia famiglia. Fui ospitato da mio zio, a Melbourne, che mi aiutò a trovare lavoro nel campo delle costruzioni. Ho lavorato per tanti anni come dipendente e poi come imprenditore, ma un incidente alla schiena mi ha costretto a lasciare l’attività. Libero dal lavoro, insieme a mia moglie, ho deciso di aiutare giovani italiani che cercano in Australia occupazione. Ho quattro figli e otto nipoti e sono membro attivo dell’Associazione Italiani nel Mondo di Melbourne”.
Ferdinando Griffante, di San Giorgio delle Pertiche. Partito nel 1961 per l’Australia in cerca di fortuna, dopo 22 giorni di navigazione, sarebbe arrivato in quella città Adelaide, che ora è diventata la sua casa. Membro attivo dell’Associazione Padovani nel Mondo, imprenditore e “onesto datore di lavoro”, ha onorato i valori del Veneto e le tradizioni culturali soprattutto di Padova nel Sud Australia.
Ionica Masgras, di origine rumena ma padovana di adozione, è ricercatrice del gruppo del dottor Andrea Rasola, nel dipartimento di Scienze Biomediche di Unipd ed ha vinto il prestigioso Young Investigator Award della Children’s Tumor Foundation, l’associazione NF americana. Grazie a questo premio Ionica può lavorare per i prossimi due anni sul progetto “Togliamo Energia al Tumore” finanziato anche da Linfa, per sconfiggere i tumori associati alla NF. Ecco come spiega la sua attività per la ricerca di nuovi farmaci contro le cellule cancerogene della neofibrimatosi: “Nell’arco degli ultimi anni della mia attività di ricerca nel Dipartimento di Scienze BIomedica dell’Università di Padova, sotto la guida del dr Andrea Rasola e del prof Paolo Bernardi, mi sono occupata del metabolismo di cellule cancerogene nell’ambito della malattia genetica neofebrimatosi di tipo 1 (NF1) che predispone le persone affette all’insorgenza di tumori spontanei; ho individuato per la prima volta dei cambiamenti chiave del metabolismo tumorale che se trattati farmacologicamente, potranno cambiare le prospettive terapeutiche di pazienti affetti da tali neoplasie. Ho condotto le mie ricerche anche a Dallas, negli USA: Le mie scoperte sono state pubblicate su Cell Reports, pubblicazione scientifica internazionale. Sto procedendo con tali studi grazie ad un finanziamento di due anni della Children’s Tumor Foundation che sostiene la mia ricerca di giovane ricercatrice nel Dipartimento di Scienze Biomediche di UNIPD.”
Fausto Antonio Panizzolo, padovano, classe 1982, racconta di se stesso: “Sono un ingegnere biomedico, specializzato in biomeccanica e controllo motorio, Dopo la Laurea all’Università di Padova con una tesi svolta alla Sant’Anna di Pisa, ho lavorato come ricercatore in Australia, Canada e Stati Uniti. Ora svolgo la professione di ricercatore alla Harvard University. Per tre anni responsabile del progetto di biomeccanica “Soft Esosuit”. Si tratta di un arto inferiore composto di tessuti indossabili in grado di aiutare le persone durante il cammino e la corsa. E’ composto da un paio di pantaloni su cui sono posti dei sensori che distinguono le varie fasi del ciclo del passo. Ho recentemente fondato l’azienda Moveo Walks con l’obiettivo di realizzare una mia intuizione: un particolare dispositivo che possa aiutare le persone a camminare.”
Claudio Tarchi di Padova, si laurea nel 1980 in Scienze Politiche. Nel 1982 si trasferisce in California (U.S.A.) dove inizialmente lavora come Capo Redattore e conduttore a “Italian American radio hour” e in altre stazioni radiofoniche. Dal 1983 è consulente finanziario senior Vice President International Financial Consultant presso la Bank of America – Merryll Lynch. Tra le moltissime attività socio-culturali a cui ha preso parte si segnala in particolare, la Vice Presidenza del Museo Italo-Americano di San Francisco.
Padre Giampaolo Pinato, frate della Basilica di San’Antonio, nato a Sant’Angelo di Piove di Sacco, è stato per anni all’estero. Prima a Wirzburg, in Germania, dove aveva completato gli studi di Teologia, vicino agli immigrati italiani, poi, per 38 anni in Francia e infine in Austria. E’ stato impegnato prevalentemente nell’attività pastorale di assistenza dei lavoratori italiani all’estero. E’ stato definito “un vero missionario itinerante”, perché con la sua 500, nei tanti anni in cui è vissuto in Francia, andava a visitare le famiglie e le persone sole o anziane, ovunque si trovassero, per portare loro conforto, sacramenti e un appoggio spirituale.
Associazione Padovani nel Mondo
c/o Provincia di Padova, Palazzo Santo Stefano, Piazza Antenore 3
Tel.: 0039 049 8201183 – 0039 049 8201184