“È ufficiale, con immensa soddisfazione posso finalmente annunciare che sono stato selezionato tra i migliori 30 pasticceri d’Italia e farò parte del cast della trasmissione “il più grande pasticcere” in onda su Rai2 dal 27 ottobre alle 21:10.”
Con questo post di facebook Francesco Luni ha comunicato a tutti la sua partecipazione ad uno dei programmi televisivi più discussi dell’ultimo anno.
Diplomato in lingue, laureato a pieni voti in Scienze dell’Alimentazione, tanto artista quanto scienziato, cresciuto nel vero senso della parola in laboratorio, a fianco del padre, il noto pasticciere Cavalier Paolo Luni. E’ questo Francesco Luni. Dopo la laurea è entrato a far parte dello staff di laboratorio della storica pasticceria Estense facendo convivere innovazione e tradizione, apparentemente due mondi quasi opposti, un po’ come quello di Francesco e del padre Cav. Paolo, ma quando c’è consapevolezza e rispetto, quello che si crea è una perfetta sinergia.
– Più che la competizione è stata la curiosità a spingermi a provare l’avventura nel famoso reality. La curiosità di vedere come funziona, come lo si vive dal dentro. Ma anche la voglia di preparare in una trasmissione nazionale la pasticceria tradizionale veneta, troppo spesso ignorata e trascurata. Mai come in questo momento vanno di moda le trasmissioni televisive di cucina: ma avete mai visto che propongano la preparazione degli Zaleti o della Pinza, della Focaccia o, per stare in tema autunnale, le Favette? Il pubblico, il consumatore deve ricordarsi che l’innovazione è una bella cosa solo se non si dimenticano le proprie radici. E così ho voluto provocare, portando la tradizione dolciaria patavina in un talent Nazionale dove, si sa, si cerca più che altro l’innovazione.
– E comunque mi sono messo in gioco. Questa è la verità. Sono un “figlio d’arte”, mio papà è riconosciuto nell’ambiente della Pasticceria come un Maestro della vecchia guardia: “La tradizione prima di tutto”.
Per prepararmi alle selezioni ho “rispolverato” insieme a lui i ricettari di mio nonno, li ho imparati a memoria perché in trasmissione non si possono usare appunti di nessun tipo.
– Più andavo avanti con le selezioni più mi sentivo catapultato in un altro mondo. Io l’unico pasticcere padovano che ha superato tutte le selezioni? Non mi sembrava vero.
– Un aneddoto? La prima giornata di riprese televisive non ho sentito la sveglia e sono arrivato in ritardo.
– Una curiosità? Nel laboratorio dove è stata girata la trasmissione non c’era la sfogliatrice… Io mi sono arrangiato con la macchina per fare le lasagne in casa!
– E’ divertente e allo stesso tempo stressante partecipare ad una trasmissione di questo tipo. Ma la mia soddisfazione più grande è qui, a Padova, e continuare a vedere la gioia dei miei clienti quando si rendono conto che il dolce che ho realizzato è addirittura meglio delle loro aspettative.