Padovani gran dottori: Padova si conferma prima per la prestigiosa facoltà di medicina e primeggia in altre nove aree dello scibile umano. Qui di seguito la dichiarazione del Rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto, sui risultati della Valutazione della Qualità della Ricerca dell’Anvur presentati a Roma martedì 21 febbraio.
«C’è grande soddisfazione per il risultato della seconda Valutazione della Qualità della Ricerca che conferma l’Università di Padova in vetta, con sei aree disciplinari al primo posto e quattro al secondo. Questo è un risultato che ci rallegra e – lo dico con una punta di orgoglio – non ci stupisce, perché è in pieno accordo con la valutazione di organismi internazionali (quali il Nature index o il ranking Incites di Thomson Reuters).
Per noi non è solo un riconoscimento ma anche una responsabilità e uno stimolo: un risultato, quello riferito agli anni 2011-2014 nel mandato del mio predecessore Giuseppe Zaccaria, che conferma la bontà del lavoro quotidiano, della competenza e passione messa dal personale docente, tecnico e amministrativo dell’Ateneo di Padova. Un lavoro armonico e coeso, così come si addice ad un autentico Gymnasium Omnium Disciplinarum, principio fondante e irrinunciabile della nostra Università. Se la prima valutazione, complicata come tutti gli esordi, era stata un ottimo segnale, il mantenersi in testa testimonia come il dato di Padova sia strutturale, consolidato. Sottolineo l’ottima valutazione ottenuta anche per quanto riguarda gli spin-off e la valorizzazione della proprietà intellettuale: una strada, quella della terza missione, che vogliamo continuare a percorrere sempre più velocemente. Qualità e impegno per la società, excellence e engagement, i due capisaldi di un’Università moderna e internazionale. A testimonianza della nostra attenzione per il capitale umano, essenziale per mantenere alta la qualità dei nostri atenei, ricordo i piani di reclutamento di professori e ricercatori (che comprende 300 posti per ricercatori programmati nei prossimi tre anni) ed i risultati del programma di reclutamento internazionale, aperto a vincitori di progetti dello European Research Council e a professori italiani e stranieri in servizio presso università straniere. Il programma ha portato il Consiglio di Amministrazione di Ateneo ad approvare 22 proposte di chiamata (10 vincitori di ERC e 12 professori all’estero). Uno sforzo che confidiamo sarà riconosciuto e valorizzato dalle nostre istituzioni permettendoci di competere ancor più efficacemente nel contesto internazionale».
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