Il panettone più buono del Veneto lo fanno Luca Scandaletti e Claudio Sandrin. Il giudizio lo ha dato quest’anno il Gambero Rosso che nel 2024 per stilare la classifica italiana ha coinvolto 220 produttori, testando oltre 120 panettoni. E i pasticceri padovani della pasticceria Le Sablon sono riusciti a mettersene dietro la gran parte, arrivando 16esimi nella classifica finale, primi non solo tra gli artigiani di Padova, ma primi in Veneto, battendo cioè la storica scuola veronese.
Per gestire il blind test, nell’impossibilità di far degustare a un unico panel un numero così alto di prodotti – un numero record per il Gambero Rosso – abbiamo organizzato una semifinale con 4 commissioni, ciascuna con un panel composto da esperti assaggiatori, professionisti del settore e almeno un pasticciere, che hanno degustato alla cieca più di 30 panettoni. I prodotti che hanno ricevuto i punteggi più alti dalle 4 commissioni sono stati assaggiati il giorno successivo in una finale che ha decretato la lista dei campioni.
“E’ un risultato che ci fa davvero piacere ma che non ci coglie di sorpresa: sappiamo di aver lavorato durissimo in questi anni affinando le tecniche di produzione e non accontentandoci mai della qualità delle materie prime e del prodotto. Nasce da questa sorta di ossessione il nostro panettone classico, premiato dal Gambero Rosso con una recensione che abbiamo incorniciato” spiegano Luca Scandaletti e Claudio Sandrin.
Così recita la recensione del Gambero Rosso consultabile a questo indirizzo
https://www.gamberorosso.it/
Il nome francofono dato alla pasticceria evoca il passato professionale di Luca Scandaletti: belga, come il burro che il patron – titolare pure di Saporarte – continua a usare nelle proprie creazioni. Tra queste i lievitati delle feste, in particolare il panettone, per il quale viene seguito il metodo piemontese («lavorazione del lievito madre in acqua») e sono impiegate uvetta proveniente dalla Turchia, vaniglia del Madagascar e farina di grano tenero da un molino italiano. Il dolce natalizio è alto e vibrante, seppur molto composto, dalle tonalità simili a un roux bruno. L’interno giallo naturale manifesta una sequenza alveolata leggermente serrata con la frutta candita distribuita in modo non omogeneo. Al naso rilascia timidi sentori di umido e note appena fermentate che si disperdono dinanzi al gusto armonico di fondo. Piacevoli i canditi d’arancia Navel, così come l’uva sultanina turca. Da apprezzare la texture: appena umida, filante e scioglievole, costituisce l’aspetto migliore del panettone Le Sablon.
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