«Il candidato Zaia parla di governo dei veneti per i veneti? Ancora una volta la Lega Nord tenta di illudere i cittadini con facile propaganda. Infatti, tra il dire degli annunci e degli editti del Carroccio ed il fare, cioè la soluzione dei problemi reali dei cittadini, c’è di mezzo il mare». È la replica di Paolo Giacon, dell’Esecutivo regionale, alle dichiarazioni odierne del ministro trevigiano.
«Se vincerà Zaia il governo regionale sarà pilotato dagli accordi lombardi e romani – attacca Giacon -. Tutto sarà costantemente contrattato alla corte di Berlusconi. E paradossalmente con la Lega Nord la politica regionale sarà ancora più centralizzata ed autoreferenziale. La stessa candidatura di Zaia è frutto di un inciucio romano. Chi descrive la Lega come un partito autenticamente federale si sbaglia di grosso: tutto viene deciso a Milano o a Roma».
Sull’ipotesi che qualche voto targato Pd si sposti verso la Lega, Giacon controbatte: «Dubito fortemente che qualche elettore del Partito Democratico sia intenzionato a sostenere l’idea di un Veneto chiuso, impaurito e autarchico che viene quotidianamente portata avanti dalla Lega. I nostri valori democratici sono completamente antitetici: l’apertura ai mercati e alle genti, l’integrazione culturale, la sicurezza reale che non si basa su annunci e finte ronde, la giustizia sociale, lo sviluppo economico e sociale».
«Il Pd si sta impegnando sul territorio ad evidenziare tutte le chiacchiere della Lega Nord. Caro Zaia, i vostri elettori si ricordano ancora della promessa dell’abbassamento del carico fiscale o quella della soluzione immediata dei problemi della sicurezza – conclude il democratico – Vedono un federalismo fiscale che troverà vera attuazione solo tra una decina di anni. Non parliamo degli allevatori che ogni giorno protestano per la mancata soluzione del problema delle quote latte. Tante parole e pochi fatti, che sono sotto gli occhi di tutti i veneti. Prima di preoccuparsi del voti del Pd, Zaia si preoccupi dunque di tutti quegli elettori che sono delusi dalla Lega, che sono stufi di sentire solo chiacchiere e promesse».