Domenica ho scritto un provocatorio appello ai parlamentari padovani (clicca qui per leggere il post precedente) perchè interpretino il momento che l’Italia sta attraversando e rivedano in qualche maniera, anche volontaria il trattamento previdenziale che li privilegia rispetto al resto della collettività. Risponde il senatore Paolo Giaretta, decano del Pd. Qui di seguito la sua risposta
Caro Alberto, rispondo brevemente.
Nel corso delle ultime manovre il PD ha presentato emendamenti per l’abolizione dei vitalizi. Sono stati respinti dalla maggioranza (PdL, Lega). Mi auguro che gli annunci di Fini trovino immediato adempimento. Non sarebbe possibile un intervento sulle pensioni senza una equiparazione totale per i vitalizi: stesso sistema a contribuzione, stessa anzianità.
Sul tema “costi della politica” ho scritto quello che penso: occorre fare di più. Chi è interessato può guardare il mio sito www.paologiaretta.it digitando sul motore di ricerca “costi della politica”. Agire sui costi della politica per agire su altre aree: penso agli smodati compensi dei cda delle banche, ad esempio.
Non penso che il problema siano i gesti di rinuncia volontaria che tra l’altro giuridicamente non è ammessa e quindi si fa bella figura senza rischiare nulla. Occorre cambiare le regole per i nuovi vitalizi. Per i vecchi, come è stato fatto in passato con le pensioni d’oro, occorre agire con contributi di solidarietà per via fiscale.
Quanto alla beneficienza credo che debba restare un fatto privato. Comunque il CUAMM è tra i miei destinatari preferiti.
un cordiale saluto
Paolo Giaretta
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