C’è un filo, e probabilmente neanche tanto sottile, che congiunge via Zabarella a Leeds e Mazzola e Giralucci alla deputata laburista Jo Cox. Quel filo è la violenza che diventa strumento della politica. Il termine nemici usato più volte dall’assessore Maurizio Saia per ricordare “eroi” e “martiri” protagonisti di un “sacrificio” Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci. Parole ancora pregne d’odio da parte di chi su quell’odio ha costruito una carriera politica. Silvia Giralucci si è indignata di fronte a quelle parole. E credo che Graziano Giralucci, Jo Cox e tutte le vittime dell’odio che arma le pistole impugnate dai criminali politici, siano dalla sua parte.
Alberto Gottardo