E’ partita in tutto il Veneto, con la distribuzione di circa 800 mila dosi, la campagna vaccinale antinfluenzale per la stagione 2015-2016.
“Dopo il brusco calo delle vaccinazioni l’anno scorso, che ha causato il record di decessi determinati da complicanze del virus degli ultimi 10 anni (40) e di casi gravi (con 186 ricoveri in rianimazione) – sottolinea l’Assessore alla Sanità Luca Coletto – siamo in qualche modo di fronte a un banco di prova, anche alla luce delle recenti polemiche e diversità d’opinione sul concetto di vaccinazione in generale. Siamo la Regione che ha sperimentato con successo la non obbligatorietà e proseguiremo su questa strada, ma è anche il momento di dire forte e chiaro che è fondamentale non avere preconcetti, informarsi da fonti attendibili, a cominciare dal proprio medico di famiglia, prima di decidere, non farsi influenzare dalle troppe bufale allarmistiche che girano sui social”.
Per dare una risposta proprio sul piano dell’informazione e sensibilizzazione, verrà avviata, a partire dal prossimo 16 novembre, la seconda fase della campagna antinfluenzale di Vaccinarsinveneto, supportata dall’affissione di manifesti e messaggi radiofonici che invitano la popolazione a rivolgersi al proprio medico, al pediatra o ai servizi vaccinali della propria azienda Ulss per la vaccinazione antinfluenzale.
Secondo le indicazioni ministeriali, l’obiettivo è quello di vaccinare almeno il 75% delle persone che, per età o per la presenza di patologie di base, sono esposte a un maggior rischio di complicanze in caso di influenza. In Veneto, nell’ultima stagione, solo il 54% degli ultrasessantacinquenni si è vaccinato.
Le categorie a cui la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente sono:
Soggetti di età pari o superiore a 65 anni
Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza:
Malattie respiratorie croniche (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva – BPCO)
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Malattie cardio-circolatorie, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
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Diabete mellito, obesità
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Insufficienza renale/surrenale cronica
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Malattie del sangue
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Tumori
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Malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
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Malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali
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Patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
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Patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
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Malattie del fegato croniche
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Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico
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Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza
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Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti
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Medici e personale sanitario di assistenza
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Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio
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Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori
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Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani
La vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata a tutti gli operatori sanitari, in particolare a quelli che prestano assistenza a pazienti con maggior rischio di complicanze e nei reparti a più elevato rischio di acquisizione e trasmissione dell’infezione, quali Pronto soccorso, terapie intensive, oncologie, ematologie, cardiologie, chirurgie, residenze sanitarie assistenziali.
Attualmente in Italia sono disponibili vaccini antinfluenzali trivalenti che contengono 2 virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e un virus di tipo B, e un vaccino quadrivalente che contiene 2 virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e 2 virus di tipo B.