I legali di Giancarlo Galan hanno chiesto il patteggiamento a 2 anni e 10 mesi di reclusione e una confisca per 2,6 milioni di euro. L’istanza è stata presentata alla procura di Venezia. I difensori hanno inoltre chiesto i domiciliari per l’ex governatore veneto. Proposta accolta dalla procura e inviata al Gip per la decisione.
“Spero che il giudice per le indagini preliminari rigetti l’ipotesi di patteggiamento per Giancarlo Galan. Condannarlo a due anni e 10 mesi significa, nei fatti scarcerarlo. Per la regola del ne bis in idem significa anche che con due milioni e 600mila euro ha chiuso anche da un punto di vista finanziario i conti con lo Stato di cui è accusato essere stato fedifrago predone. Troppo poco”. A dirlo il presidente nazionale di Federcontribuenti Marco Paccagnella, commentando la proposta di patteggiamento avanzata in questi giorni dall’ex governatore del Veneto Giancarlo Galan.
“Galan è accusato di aver causato danni allo Stato italiano per milioni di euro, di aver lucrato soldi che dovevano essere utilizzati per opere pubbliche e se la caverebbe di fatto con poche settimane di carcere – ricorda Paccagnella – Come facciamo a spiegare che la legge è uguale per tutti poi ai disoccupati ed ai pensionati condannati negli ultimi mesi a pene tra i sei mesi e un anno di reclusione perchè pizzicati a rubare per fame nei supermercati? Il messaggio che rischia di passare è che c’è una giustizia per i potenti ed una per i poveracci. Uno ruba delle fette di arrosto per sfamare il figlio e becca sei mesi. Un altro cittadino, più potente e ricco, ruba milioni di euro e sconta solo qualche settimana. E’ giustizia questa?”.