“Mentre gli altri partiti sono impegnati a risolvere attraverso le liste elettorali le loro beghe interne noi pensiamo ai problemi del Paese. Ecco perchè come PD Veneto abbiamo deciso che organizzeremo 581 incontri, uno per comune della nostra Regione, per presentare i nostri programmi e ascoltare i territori – commenta Rosanna Filippin, segretario del PD Veneto.
581 incontri perchè non c’è comune dove il PD non possa arrivare, e non ci sono territori franchi o inviolabili. Ascolteremo tutti i cittadini, compresi quei veneti che hanno creduto alle promesse della Lega e del Pdl e ora provano solo rabbia e delusione.
Il Veneto è una delle regioni chiave di questa campagna – presegue Laura Puppato, capolista al Senato – e siamo certi che con le nostre proposte concrete, che riguardano lavoo, diritti, innovazione e sviluppo sostenibile, sapremo parlare ai veneti e otterremo la loro fiducia.
L’idea di organizzare un incontro in ogni comune del Veneto servirà a far giungere a tutti il nostro programma e a far conoscere i nostri candidati, tutti radicati nei nostri territori – prosegue Davide Zoggia, capolista alla Camera, Veneto 1 – anche perchè i dati che abbiamo ci indiciano che per la prima volta la competizione elettorale è tutta da giocare: mai centrodestra e centrosinistra erano arrivati ad un’incollatura.
I Veneti hanno moltissimi problemi, ma anche tante potenzialità – ha proseguito Pier Paolo Baretta, capolista alla Camera, Veneto 2 – serve un nuovo governo che abbia proposte concrete e non prometta la luna. Il lavoro e le politiche a sostegno del lavoro sono al centro del nostro programma, e saranno al centro della nostra azione di governo.
E’ indispensabil abbassare il costo del lavoro – conclude Giorgio Santini, numero 3 della lista al Senato – e snellire la burocrazia che spesso soffoca tante imprese: solo così sarà possibile far ripartire l’Italia”.