Piano con l’entusiasmo: se il populismo è “finito” in Francia è merito di Macron, che non è un cognome padovano

 

Tutti entusiasti. Tutti a fare parallelismi tra quanto successo in Fracia e quello che potrebbe succedere a Padova tra l’11 e il 25 giugno prossimi. Io sono un elettore di centrosinistra, voterei anche un plinto di cemento piuttosto che eleggere Massimo Bitonci che, dal mio punto di vista, di rappresentare una città come Padova non se lo merita proprio. Premessa questa che faccio per onestà nei confronti di chi legge e per tranquillizzare quelli che si sentono “attaccati” a sinistra. Guardiamo i due principali contendenti a Bitonci: sia Giordani che Lorenzoni non assomigliano a Macron. Sergio Giordani per evidenti motivi anagrafici, di storia personale. Appartiene al secolo scorso, le sue principali fonti di popolarità arrivano dagli anni ’90, quando portò il calcio Padova in A. Sembre ieri, sono passati più di vent’anni.
Arturo Lorenzoni, a parte una decina abbondante di anni in più, a Macron potrebbe anche assomigliare, come formazione, non fosse sostenuto da una coalizione, che sebbene si chiami civica, è infarcita da reduci della sinistra extraparlamentare o quasi, basti guardare alla voce Daniela Ruffini, rifondazione comunista o autonomia operaia e succedanei. Brava persona Arturo Lorenzoni, un ottimo professore, mi dicono, ma gli difetta una caratteristica che Macron ha anche nei confronti di chi, come me, non conosce il francese: il carisma. Macron ha il carisma, che è quella dote difficile da definire, se non per sottrazione: il carisma è quella dote che se non ce l’hai, perdi le elezioni. Macron  emoziona, seduce, coinvolge. Lorenzoni quando parla fa lezione; si capisce che le cose le sa e che forse potrebbe anche essere un buon sindaco, almeno nelle intenzioni. Ma è rimasto un professore. E mica come il professore de “L’attimo fuggente”, purtroppo per lui e per chi crede che possa essere il messia che toglie il centrosinistra dall’angolo. Quindi si può dare la Le Pen per sepolta. Ma per fare altrettanto con il fascioleghismo padovano, bisogna essere almeno un po’ più prudenti.

 

Alberto Gottardo