Il piccolo “balilla 4.0” padovano scrive a Matteo Salvini. Io mi preoccuperei, signor Ministro

 

La letterina del piccolo Tancredi da Padova inizia così: “Un giorno ho incontrato la persona che ho sempre voluto incontrare”. Quella persona è Matteo Salvini. E il vice presidente del Consiglio l’ha pubblicata alcune ore fa sul proprio profilo facebook. Commentando: “Ho ricevuto questo tema di un bimbo di 9 anni di Padova: “Un giorno ho incontrato la persona che ho sempre voluto incontrare. Il mio idolo”.
Che cosa può darmi più forza ed energia di questo?
Grazie Tancredi, l’emozione me l’hai regalata tu“.
Scrive il piccolo Tancredi riferendosi a Matteo Salvini: “Il mio idolo. Davanti a me c’era Salvini. Era un uomo saggio, simaptico e gentile: il migliore. Allora mi sono messo in fila ad aspettare di fare la foto. Il mio cuore si è riempito di gioia quando Salvini ha fatto passare prima i bambini. Quando toccava a me ho preso il telefono di mia mamma e, insieme ai miei fratelli, sono andato a fare la foto. Non ci potevo credere“.
Neanche chi scrive ci poteva credere. Non tanto nel leggere la lettera: ogni bimbo ha un proprio mito puerile, che molto spesso si rivela nella migliore delle ipotesi immaginario, altrimenti solitamente molto diverso dall’ideale.
Mi ha stupito che questa lettera sia stata postata dal social media manager di Salvini. Non credo che porti bene infatti far passare che ci sia una coorte di Balilla 4.0 che sta crescendo con il mito di Salvini il mito.
Capitò già che altri bimbi, in altri tempi scrivessero (clicca sulla lettera qui a fianco per ingrandirla: “Mio Duce. Gli inglesi vogliono fare con te come con Napoleone ma mentre i francesi lo lasciarono al suo destino, il popolo italiano non abbandonerà mai il suo Duce”. Basta crederci. Auguro al piccolo Tancredi di avere altri miti. Il mio da piccolo era Freddie Mercury. Le sue canzoni mi hanno insegnato l’inglese e che esiste un solo tipo di amore. Quello che non finisce mai. Ed auguro a Matteo Salvini di non scoprire mai cosa succede ad un capo politico che alimenta il culto della personalità.

Alberto Gottardo