Piero Ruzzante attacca “l’opposizione che non vuole il bene di Padova”

 

Dopo gli insulti del sindaco Flavio Zanonato a Marco Marin riceviamo e pubblichiamo una analisi di Piero Ruzzante, consigliere regionale del Pd:
“Ci sono diversi modi di fare opposizione, quello scelto dalla Destra e dalla Lega in Consiglio comunale è certamente il peggiore, perché ha come unico obbiettivo danneggiare non tanto l’Amministrazione comunale, quanto l’intera comunità cittadina. Il Centro congressi è da tutti considerata una priorità? Marin e Degani fanno di tutto per impedire che si realizzi. La Provincia con il suo comportamento irresponsabile nella vendita delle quote autostradali rischia di far perdere a Padova 33 milioni di euro? Lega e Destra attaccano il Comune anziché tutelare gli interessi della città. Ci sono opere decisive per il futuro della città per le quali sarebbe necessario fare squadra per portare a casa finanziamenti da parte di Stato e e Regione? La minoranza di Palazzo Moroni non muove un dito e accusa la Giunta che è l’unica ad aver fatto fino in fondo la sua parte. Governavano lo stato fino a pochi mesi fa, governano da un quindicennio Provincia e Regione e non si assumono mai le loro responsabilità per le cose che non funzionano, sanno solo accusare il Comune che è solo una delle forze in campo.

L’unica cosa che li anima è la caccia spasmodica alle doppie poltrone, anche al punto da mettere a rischio la loro permanenza in Consiglio comunale, visto che nei casi di Massimo Giorgetti (membro del Cda di Telerete) e Mario Venuleo (membro dell’Ipab Spes) è piuttosto fondata l’ipotesi dell’incompatibilità trattandosi di enti che operano nel nostro territorio e su cui il Consiglio comunale svolge un compito di vigilanza. Ma di questi conflitti di interesse si occuperà chi ne ha la competenza, dato che i consiglieri-nominati detentori di doppio incarico (tra questi anche Rocco Bordin commissario dell’Esu di Padova) non hanno avuto la sensibilità necessaria a fare un passo indietro dettato da evidenti ragioni di opportunità.

Le accuse che lanciano all’Amministrazione sull’utilizzo del denaro pubblico sono, oltretutto, ridicole. Sui cosiddetti derivati vorremmo ricordare gli oltre 28 milioni di euro negli ultimi tre anni persi da Galan e Zaia in Regione Veneto per aver contratto dei collar sui mutui. In Regione ci viene spiegato, da Lega e Pdl, che è una scelta di buona amministrazione; allora perché tutto questo scalpore su Padova Fiere Immobiliare, dove per altro siamo di fronte a cifre irrisorie rispetto alle perdite della Regione? Sulle spese per la comunicazione nessuno degli Enti che loro amministrano risparmia quanto risparmia il Comune, anzi la Degani e Zaia spendono cifre enormi per la loro immagine (basti pensare i 150.000 euro spesi per Marturano dalla Provincia, oppure Zaia che ha buttato 20 milioni di euro in Buonitalia spa, che ha prodotto poco più che la foto dell’allora Ministro dell’Agricoltura mentre raccoglieva spighe di grano come ai tempi del ventennio).

Non parliamo poi dei maestri di volgarità (Berlusconi che dà dei “coglioni” a tutti gli elettori di centrosinistra, o Bossi i suoi insulti e il suo dito medio, o i “Barbari sognanti” di Maroni che – a dire del Vicepresidente della Provincia Roberto Marcato – cantano nel giorno dell’orgoglio leghista “abbiamo un sogno nel cuore bruciare il tricolore”) che si scandalizzano per i toni accesi del Sindaco. Flavio Zanonato, che non è uomo che porge l’altra guancia, ha un grande pregio: dire apertamente e senza giri di parole quello che pensa e, in tempi di grande ipocrisia in politica, è anche per questa sincerità che i padovani lo hanno scelto per ben tre volte come primo cittadino.

Qualche settimana fa avevo lanciato un appello a tutti i parlamentari della città di fare squadra per Padova su tre opere fondamentali per il futuro: l’Ospedale, la nuova linea di Tram, la Questura in stazione.

Un appello che è caduto nel vuoto ma che, per quanto riguarda il Pd, è ancora valido. I tempi sono difficili, i cittadini hanno paura del futuro, le famiglie faticano ad arrivare a fine mese. Sarebbe il caso che tutti si rimboccassero le maniche per rimettere in moto l’economia, per creare lavoro, per garantire la sicurezza (altro tema brandito strumentalmente dagli esponenti di Lega e Pdl, ma che i fatti di Correzzola – dove la Degani e Pavanetto sono stati sonoramente contestati – e di Veggiano dimostrano non essere un problema solo di Padova, ma di tutto il Veneto).

Siamo ancora in tempo per unire le forze nell’interesse dei padovani, che di tutto hanno bisogno tranne che delle sceneggiate dell’opposizione in Consiglio comunale.

Piero Ruzzante, Segretario PD Città di Padova