Dal candidato alle regionali per il Pdl Pietro Fracanzani riceviamo e pubblichiamo:
Affermare che i giovani saranno i protagonisti del domani può sembrare un facile luogo comune od uno slogan elettorale, tutto sommato, neppure tanto originale.
Essenziale è costruire un sistema che riconoscail merito, l’intelligenza e l’impegno, che colleghi impresa e istruzione, aziende e scuole.
Il nostro sistema scolastico ed universitario, anche alla luce della Riforma Gelmini, può fare del Veneto un mercato dell’innovazione, orientato alla ricerca continua e allo sviluppo.
L’Università di Padova, con la sua storia millenaria, ha da sempre rappresentato un polo di attrazione per tutta la regione,nei quattro secoli di “dominio” della Serenissima Repubblica lo “Studio” era l’unico “polo” universitario di un a vasta areache oltre al Veneto comprendeva il Friuli, sconfinava nella Lombardia con i territori di Bergamo. Brescia, Crema ed arrivava nel cuore del Mediterraneo a lambire Istria e Dalmazia,alcune isole greche ed il Peloponneso. Tale vocazione “internazionale” che vedeva studenti inglesi, tedeschi, polacchi, frequentare l’Ateneo patavino, oggi riguarda soltanto l’1% di stranieri residenti all’estero e tuttavia sui 60.000 iscritti, soltanto il 30% è di residenti in provincia di Padova, quasi l’83% riguarda l’insieme della regione veneta,ed il 15% proviene dalle altre regioni italiane.
A fronte di questi dati numerici dobbiamo osservare come la consistente popolazione universitaria, da sola rappresenta un valore numerico pari al 30% dei cittadini residenti, continui a rappresentare un “mondo a sè stante” rispetto alla città, tanto in termini di contaminazione culturale quanto in termini di uso profondo della città e del territorio.
La Regione può certamente contribuire alla creazione della cosiddetta “città dei giovani”, ovvero di una città che sia pensata per spazi e tempi e per caratteristiche dell’offerta direttamente per i giovani.
I temi caldi possono riguardare la disponibilità di aule e le tecnologie, ma di grande rilievo è anche la logistica.
Una scelta sicuramente vincente ha riguardato alla fine degli anni Ottanta del secolo appena trascorso la scomessa di Agripolis, con il trasferimento della Facoltà di agraria e della neonata Facoltà di Medicina Veterinaria a Legnaro, con il modello del campus universitario europeo e la creazione di un Polo Scientifico e Tecnologico.
Le recenti realizzazioni di altre sedi di Facoltà , una sorta di cittadella della Scienza , a ridosso del Piovego, nell’area urbana della Stanga, hanno riportato in città un modello diffuso che già aveva caratterizzato l’edilizia universitaria nel secolo scorso.
Padova risulta la prima città in Italia per accoglienza di studenti universitari.
E tuttavia siamo ancora lontani dal modello angloamericano del campus .
I giovani, gli studenti universitari, rappresentano comunque una straordinaria risorsa per realizzare quella città a misura di giovane a cui accennavamo.
Pietro Fracanzani
Candidato del Pdl per le regionali del 28 e 29 marzo