Da Gianni Berno, capogruppo del Pd in Consiglio comunale a Padova, riceviamo e pubblichiamo:
Non so quale motivo abbia spinto Mancin (SEL), Ruffini (RC) Autizi, Pisani e Dalla Barba (PD) a votare favorevolmente la mozione Salmaso insieme a tutto il PDL e alla Lega con voto di astensione dei 3 consiglieri IDV (Scapin, Toniato ed Ercolin), lo spiegheranno ai cittadini visto che ognuno si assume una responsabilità personale quando vota.
Dunque è passata con l’appoggio di costoro la delibera molto strumentale e priva di reali conseguenze opereative proposta ad arte dal capogruppo PDL. Voto contrario di 15 consiglieri (12 PD + 3 Padova con Zanonato) – voti favorevoli 17.
Hanno votato contro PD (Berno, Lincetto, Barzon, Boselli, Cavazzana, Gaudenzio, Mariani, Evghenie, Cusumano, Cesaro, Tiso, Toso) e Padova con Zanonato (Busato, Di Maria e Trevisan).
Se la mozione avesse proposto di incrementare, nel rispetto delle normative vigenti il numero di attraversamenti pedonali rialzati l’avrei votata senza dubbio; invece è passata una mozione con un dispositivo molto debole ma che di fatto chiede di limitare e diminuire gli attraversamenti pedonali rialzati.
Stamane come molte altre volte ho percorso Via Chiesanuova in bicicletta per andare al lavoro in centro; ho cercato di immaginare questa via o altre vie di intenso traffico senza tutti i come proposto da PDL e Lega e incredibilmente col sostegno anche di alcuni colleghi del centrosinistra (SEL, Rifondazione, 3 PD e con lìastensione dei 3 IDV che in questo caso vale come voto contrario visto che è passata così la proposta di PDL e Lega).
Strada facendo ho incrociato tutti i passaggi rialzati in corrispondenza dei passaggi pedonali e tutti i nuovi passaggi rialzati per bici e pedoni sul cavalcavia di Chiesanuova (realizzati dopo il drammatico incidente della povera giovane Alessia di Chiesanuova).
Cosa vogliamo fare tornare indietro di 20 anni e ritornare al far west sulle strade?
La cosa che più mi stupisce è che taluni dei consiglieri del centrosinistra che hanno sostenuto questa mozione contro i passaggi pedonali rialzati che potrebbe esporre nuovamente pedoni e ciclisti a pericoli enormi, sono gli stessi che hanno promosso altisonanti mozioni sulla ciclabilità in città.
Ci vogliamo forse prendere in giro? Ci deve essere una linea di coerenza nell’azione politica amministrativa!
Ribadisco che a mio avviso la priorità e il focus nelle nostre strade cittadine va ai bambini, agli anziani, ai giovani, a tutti coloro che a piedi o in bicicletta affrontano le strade di quartiere e di città per andare a scuola, al lavoro, a fare la spesa o per fruire di servizi (medico, farmacia, spesa, chiesa, patronati, sport) .
E se la motivazione sono le autoambulanze possiamo ancora una volta evidenziare che con i passaggi rialzati protetti, conti alla mano, stiamo salvando molte più vite ed evitando molti incidenti gravi.
Facendo una valutazione costi – benefici sono decisamente maggiori i benefici dei passaggi protetti rispetto agli svantaggi, a meno che non vogliamo abbandonare la priorità del pedone-ciclista e favorire nettamente la mobilità su ruota; ma allora è come ripartire da zero! Eliminiamo allora anche le piste ciclabili, rotatorie, bike-sharing, bici master plan e tutta la progettualità di questi anni. A cosa servono se poi quando devo attraversare la strada non ho la minima protezione a piedi o in bici.
Inoltre come ha ricordato il Vicesindaco Rossi:
– Il Comune ha sempre seguito ovviamente le regole fissate dalla Legge (Codice della strada); il Ministero è intervenuto a valle della legge con una circolare (che può avere solo valore interpretativo e non modificare la legge) che di fatto svuota la legge. Vietare i passaggi pedonali rialzati lungo le direttrici di traffico (radiali e tangenziali) significa relegare tali interventi alle strade di quartiere
– I passaggi rialzati sono essenziali per moderare la velocità e garantire la sicurezza di pedoni e ciclisti. La loro posizione è comunque nota a priori e gli autisti possono rallentare in tempo senza molti problemi.
Votazioni così illogiche e incoerenti in consiglio dovrebbero essere spiegate in una pubblica assemblea da tutti questi consiglieri che hanno votato a favore invitando in particolare le famiglie dei nostri rioni nei quartieri, quelle che hanno a cuore la sicurezza dei propri figli e dei propri anziani.
Meglio sarebbe stato affrontare il tema in commissione come avevamo proposto con i tecnici, ma probabilmente il proponente voleva poirtare a casa il risultato, non approfondire questa delicata questione.
Gianni Berno Capogruppo PD