«La perdurante crisi economica sta fiaccando la speranza di una ripresa – osserva Erminio Alajmo, Presidente dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (APPE) di Padova – ma noi operatori della ristorazione ci stiamo impegnando per far vivere ai nostri clienti una Pasqua serena a tavola, coniugando qualità e prezzi contenuti».
Nei ristoranti e trattorie la formula, nella maggioranza dei casi, sarà dunque quella del “tutto compreso” – in grado di conciliare le esigenze organizzative del locale con quelle di risparmio dei clienti – per una spesa media variabile tra i 35 e i 40 euro a persona. Prezzi in linea con quelli dell’anno scorso, nonostante gli aumenti delle materie prime, delle utenze e del costo del lavoro che i gestori hanno in qualche modo “assorbito”, sacrificando i propri bilanci aziendali.
In base alle rilevazioni effettuate dall’APPE su un campione di operatori aperti durante le festività (Pasqua e Pasquetta), le prenotazioni stanno andando tutto sommato abbastanza bene, con qualche impennata nel comprensorio dei Colli Euganei, anche se il “tutto esaurito” si registra solo in pochi locali che vantano un’attività ultradecennale e in quelle trattorie che riescono a comprimere i costi grazie alla gestione interamente familiare.
«I cittadini hanno sempre meno soldi per il tempo libero e sono sopraffatti dal pessimismo che si respira a causa della mancata formazione del Governo, con i Partiti più interessati a salvare le poltrone che non a risollevare le sorti dell’Italia e del Turismo – commenta Alajmo – Per fortuna ci sono molti ristoranti che consentono di passare una festività fuori casa rispettando la tradizione anche a tavola, con il menu pasquale del proprio territorio, abbinato ai vini locali, senza necessariamente spostarsi troppo dai luoghi di residenza e con un occhio di riguardo al portafogli».
Curiosando tra i vari menù, il “piatto forte” rimane, naturalmente, il classico agnello (cibo rituale della tradizione cristiana) o capretto, declinati nelle tante varianti. Nei primi piatti primeggiano le proposte a base di asparagi di Pernumia e Conche di Codevigo, erbette spontanee di stagione e piselli di Baone. Sul fronte “dolci” è tutto un tripudio di focacce pasquali e “colombe” di pasticceria, variamente ricombinate con salse alle creme ed impreziosite da frutta fresca, agrumi o cioccolate.
Per venire in soccorso dei clienti indecisi ed orientarli nella scelta, l’APPE continua a mettere a disposizione il “portale del gusto” www.gustarepadova.it dove si possono visualizzare i menù di una cinquantina di locali che offrono le più diverse “combinazioni” gastronomiche, molte appetitose e stuzzicanti, altre gustose e raffinate, nel maggior numero dei casi economicamente abbordabili (28 euro l’offerta più bassa), anche se non mancano quelle di fascia “top”. Il portale permette al navigatore di leggere i menù proposti dagli chef, aggiornati quotidianamente, controllare la tipologia e l’ubicazione dei vari locali, consultare il prezzo e, quindi, telefonare o prenotare direttamente via e-mail presso il locale prescelto.