“Siamo passati dalle promesse ai fatti, abbiamo promesso di rinnovare questo Paese e la presenza di così tante donne dà l’idea che questo rinnovamento è già in atto a partire proprio dalla composizione delle liste del Pd. Il Veneto ha già sperimentato a lungo i guasti del governo di lega e centrodestra e credo che saprà premiare la capacità di governo locale che il Pd ha espresso in questi anni”.
A dirlo Rosanna Filippin, segretario regionale del Pd e candidata nella lista del senato nel Veneto per le prossime elezioni politiche.
L’attenzione nei confronti delle donne è testimoniata secondo il segretario regionale del Pd dal fatto che capolista per il senato è una donna: l’ex sindaco di Montebelluna (Treviso) già candidata ale primarie nazionali Laura Puppato.
“Credo che Bersani abbia voluto dare due significativi segnali a questo territorio con la mia candidatura a capolista – ha spiegato Laura Puppato – il Veneto è un territorio che da sempre è all’avanguardia sui temi del federalismo e delle autonomie, e che è la seconda regione d’Italia per prodotto interno lordo, e si sono evitate calate dall’esterno per quanto rappresentative come quella di Bersani. E’ un segnale di grande attenzione all’autonomia che questo territorio richiede.
Nelle prime 14 posizioni al senato, che sono quelle effettivamente eleggibili, abbiamo nove donne e tutte e nove provenienti dalle primarie. C’è già una cittadinanza capace e disponibile a raccogliere le sfide di questa campagna elettorale”.
Pier Paolo Baretta, capolista del collegio Veneto 2, ha tracciato le priorità dei candidati nella lista che comprende le provincie di Padova, Venezia, Rovigo e Belluno. “Abbiamo uno dei poli industriali più importanti d’Europa in questo territorio – ha ricordato Baretta – che è in cerca di identità, con il polo di Treviso pieno di risorse produttive date dalla capacità di penetrazione all’estero delle proprie industrie e dei propri distretti che vanno aiutati a riprendere il passo con la competizione globale, così come deve accadere alle realtà avanzate del manifatturiero della provincia di Belluno. Il tutto con una attenzione alla cultura, con la candidatura di Venezia a capitale europea in questo settore, che le spetta per diritto storico e naturale”.
Ha richiamato l’attenzione sulla questione delle istanze che vengono dalle imprese il candidato capolista alla camera per Veneto 2 Davide Zoggia: “Mai come in questo momento ai veneti è stato affidato il ruolo di guida della propria regione – ha spiegato Zoggi – I temi nazionali sono anche temi locali, perché quando parliamo di lavoro, di disoccupazione e di sfide della competizione delle piccole e medie imprese, siamo chiamati a coniugare le istanze nazionali e quelle del nord. Ho apprezzato l’apertura di Tomat, che in questo senso sta riconoscendo i passi in avanti fatti dal Pd per comprendere le istanze che vengono dal mondo dell’impresa e farle proprie”.