“Le allergie colpiscono i bambini e gli adolescenti nei paesi occidentali a ritmo sempre più incalzante e gli esperti stimano che nel 2015 un adulto su due sarà affetto da disturbo allergico cronico”.
A dirlo oggi è stata la dottoressa Maria antonella Muraro, allergologa pediatra dell’azienda ospedaliera di Padova, presidente del convegno internazionale “Pediatric Allergy and Asthma” che l’EAACI – European Academy for clinical immunology otganizza quest’anno per la prima volta a Venezia dal 12 al 14 novembre.
“Si tratta di un convegno di livello mondiale – spiega la dottoressa Muraro – in cui verranno illustrate le ultime frontiere della ricerca per una diagnosi precoce e un’azione comune tra i diversi specialisti coinvolti nel trattamento delle malattie allergiche. Su questa frontiera il Veneto è all’avanguardia per la lungimiranza della programmazione regionale che ha voluto un centro veneto a Padova dove vengono individuate le prassi a scuola ed in famiglia per evitare che l’insorgenza di una allergia nel bambino possa degenerare”.
Le stime attuali suggeriscono che nel 2015 un adulto su due sarà affetto da manifestazioni allergiche croniche quali asma ed eczema atopico. Esistono differenze significative nella prevalenza delle malattie allergiche negli adolescenti tra i vari paesi dell’Unione Europea che oscillano dal 3.7% di incidenza in Grecia, al 16% della Finlandia fino a raggiungere il 32% nel Regno Unito.
Un dato così preoccupante si traduce in un pesante impatto sulla qualità della vita del paziente allergico, in un aumento dei costi per i sistemi sanitari e in una perdita di produttività.
“Ciononostante, le malattie allergiche appaiono sottostimate, spesso non correttamente diagnosticate e di conseguenza non ricevono un appropriato trattamento”, spiega il Prof. Ian Lotvall, Direttore del Dipartimento delle Malattie Respiratorie dell’Università di Goteborg e Presidente di EAACI.
“Obiettivo del Convegno è quello di portare a conoscenza di chi cura malati allergici le novità sulle nuove tecnologie per l’identificazione e il trattamento precoce della malattia – continua Antonella Muraro che è anche la responsabile del Centro di Specializzazione per lo Studio e la Cura delle Allergie e delle Intolleranze Alimentari presso l’Azienda Ospedaliera di Padova – Regione Veneto – I fattori scatenanti della reazione allergica possono essere molteplici: dal fumo di sigaretta ai pollini, passando per alimenti, cosmetici, punture d’insetto e medicinali. Al Convegno verranno presentati i dati epidemiologici preliminari del progetto Europeo Europrevall e la Task Force EAACI per le Linee Guida sull’Allergia Alimentare. Preoccupante appare infatti l’incremento fino a 7 volte negli ultimi dieci anni dei ricoveri per reazioni allergiche gravi ad alimenti nei bambini da 0 a 14 anni negli Stati Uniti ed in Inghilterra”.
In Italia non esistono ancora dati rispetto alle reazioni allergiche gravi e per questo motivo il Centro di Specializzazione sulle Allergie Alimentari della Regione Veneto presso l’Azienda Ospedaliera di Padova ha in corso un progetto di sorveglianza epidemiologica delle reazioni anafilattiche che comprende tutti i pronto soccorso e le divisioni di pediatria della Regione Veneto.
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