Processione di Sant’Antonio: Ivo Rossi invita papa Francesco a Padova

 

Ecco il discorso pronunciato a nome della città dal sindaco Ivo Rossi a conclusione della processione di Sant’Antonio da Padova:
E’ con una certa emozione che saluto da parte della città tutte le persone presenti, un benvenuto a tutte le autorità religiose, civili e militari, e soprattutto ai pellegrini che, ancora una volta, numerosissimi sono accorsi a questo appuntamento, anche, come direbbe Papa Francesco, da paesi lontani. Li ringrazio per aver voluto condividere questo momento centrale nella vita di Padova che ogni anno rinnova il suo rapporto con il suo Santo patrono.

I tanti uomini e donne che vengono da ogni latitudine ricordano a noi padovani quanto grande sia stato il privilegio di ospitare questo frate francescano, venuto dalla finis terrae di allora a lasciare con la sua parola e testimonianza un segno indelebile nella storia e nell’identità della nostra città.

Tutto ciò si rinnova, anno dopo anno, attraverso l’opera preziosa della comunità dei frati del Santo, testimoni attivi e infaticabili del messaggio di Antonio, sempre pronti ad aiutare chi si trova nel bisogno, diventati un punto di riferimento importantissimo per la nostra città.

Quest’anno ricorre un anniversario importante: il 750mo dal ritrovamento della Lingua incorrotta del Santo, un miracolo per i credenti, e un segno che pone interrogativi anche ai non credenti, che rafforza ancora di più il valore delle parole di quel frate che seppe fustigare una Padova in cui la povera gente perdeva la libertà a causa dei debiti ed intere famiglie venivano assoggettate ai voleri dei propri creditori.

Sant’Antonio, accolto come straniero diventato padovano, ha predicato la centralità ed il primato dell’uomo rispetto alla moneta ed ottenuto che nello Statuto del Comune di allora venisse iscritta una norma perenne che impediva che, per debiti, una persona vedesse calpestata la propria dignità.

Un imperativo che ci deve animare ancora oggi affinché l’uomo recuperi la dignità smarrita. Un messaggio forte che se sapremo rendere attuale, ci aiuterà ad uscire da questa crisi, che tanta angoscia sta creando in molte famiglie anche della nostra regione, rischiando di lasciare ai margini tante persone che hanno perso il lavoro e di lacerare la coesione della nostra società.

Antonio continua a vivere fra di noi, e questa piazza così gremita ne è una testimonianza.

Sarebbe bello che a parlarci del messaggio del Santo il prossimo anno venisse un altro Francesco, un uomo arrivato, come ha ricordato lui stesso, dalla fine del mondo, che sa parlare al cuore dei credenti ed anche dei non credenti. La venuta del Papa a Padova sarebbe per la nostra città e, sono convinto per tutta la comunità della nostra Regione, un momento straordinario per gioire della presenza di un punto di riferimento morale e di grande rinnovamento dello spirito, di cui la nostra società ha particolarmente bisogno.

“Godi, o Padova felice, che possiedi un tesoro”. E’ scritto così, a lettere dorate sulla volta della Cappella dell’Arca. In questa splendida giornata di sole, noi siamo qui, numerosissimi, a manifestare la consapevolezza di quanto sia grande questo nostro tesoro.

Ivo Rossi
Padova 13 giugno 2013