Coldiretti Padova plaude all’intervento del nucleo tutela Forestale dei Carabinieri che ha permesso di individuare e multare un’azienda che commercializzava del falso prosciutto Veneto Berico Euganeo Dop. I controlli dei militari dell’Arma, si segnalazione del Consorzio di Tutela della Dop, hanno appurato che l’azienda metteva in commercio “normale” prosciutto crudo con il marchio Dop pur non avendone i requisiti. Un fatto gravissimo che danneggia decine di produttori onesti del “vero” Prosciutto Veneto Berico Euganeo, l’unico prosciutto Dop di Padova e del Veneto, una delle eccellenze del nostro territorio. “Sono proprio queste tipicità che, grazie all’impegno e alla dedizione dei produttori, si possono fregiare dei marchi di origine e qualità ad finire nel mirino di chi cerca facili scorciatoie e specula sul lavoro degli altri”, afferma Federico Miotto, presidente di Coldiretti Padova.
“Dobbiamo tutelare con tutti i mezzi le nostre eccellenze e i prodotti di qualità che identificano il territorio e le aziende che non temono di mettere la faccia sui loro prodotti. Dobbiamo mettere un freno all’invasione di “tarocchi”, dall’Italia come dall’estero, che inquinano il mercato e mettono in difficoltà chi lavora onestamente. Le aziende produttrici del Prosciutto Veneto Berico Euganeo Dop rispettano un rigido disciplinare di produzione proprio per garantire la massima qualità e tracciabilità del prodotto. E’ una piccola Dop sempre più apprezzata fra i consumatori e questo scatena gli appetiti di chi è a caccia di facili guadagni. Invitiamo pertanto i consumatori a prestare molta attenzione al marchio e alla denominazione, che non deve presentare ambiguità né elementi non previsti dal marchio e dalla denominazione ufficiale. Attenzione anche alle promozioni o alle vendite on line, proprio per evitare di pagare una cifra più alta per dei prodotti non a marchio.
E’ di dimensioni notevoli soprattutto l’invasione sleale che arriva da oltre confine ai prodotti nazionali. Il prosciutto “made in Italy” e a marchio è danneggiato dai continui arrivi di cosce di maiale principalmente Germania, Olanda e Belgio. Si stimano oltre 40 milioni di pezzi ogni anno, pari a circa il quadruplo della produzione nazionale. E un prosciutto italiano su dieci viene prodotto in Veneto. In Veneto gli arrivi si concentrano nelle province di Padova, Treviso e Verona, le stesse che guidano la classifica in termini di allevamenti e trasformatori. Ci troviamo perciò a fare i conti con una ulteriore minaccia alla qualità e alla trasparenza, che colpisce gli allevatori ma anche i cittadini consumatori”.
Miotto aggiunge che proprio domani a Roma Coldiretti dedica una giornata ai “tesori nascosti dei borghi”, manifestazione che inaugura l’anno del cibo italiano e che porta alla ribalta proprio la “miniera” delle tipicità dei piccoli Comuni italiani. Un giacimento di tipicità e qualità che Coldiretti promuove e difende attraverso la prima rassegna dei prodotti tipici dei comuni con meno di 5mila abitanti che raccontano la storia di un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali per la popolazione locale ma anche per il numero crescente di turisti italiani e stranieri che vanno alla ricerca dei tesori nascosti del Belpaese. Una iniziativa per far conoscere le specialità territoriali conservate da generazioni negli angoli piu’ remoti del Paese con l’esclusivo studio su “Piccoli comuni e tipicita’” con la mappa, i numeri e le dimensioni di una ricchezza straordinaria del Made in Italy regione per regione. Una risorsa del Paese custodita fuori dai tradizionali circuiti turistici che potrà ora essere finalmente tutelata e promossa grazie alla nuova legge n.158/17 che contiene misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni.