Prosecco e amarone: due eccellenze venete nel mondo sotto la lente della cooperazione per continuare a crescere

 

La qualità garanzia per il mercato interno ma soprattutto estero magari presentandosi assieme. E’ questa la strada che è stata indicata dal confronto tra due eccellenze del settore vitivinicolo veneto quali il Prosecco e l’Amarone a confronto nel convegno che ha avuto luogo giovedì 2 luglio presso la sede delle BCC Venete a Padova “Prosecco e Amarone: due eccellenze della vitivinicoltura nel Veneto”. I dati rispetto alla produzione dei due vini sono molto positivi e parlano di un + 34% dell’Amarone negli ultimi 5 anni e di un +25% del Prosecco, valori questi che si ripercuotono positivamente su tutta la catena produttiva e agricola. La crisi generale infatti ha messo in crisi i prodotti di fascia medio bassa premiando invece i prodotti di qualità come il Prosecco e l’Amarone. Per questo le Cantine Sociali hanno avuto un ruolo fondamentale proprio durante la crisi. In realtà, rispetto al consumo del vino nel mercato interno, si parla di una contrazione ma ancora una volta a discapito del prodotto medio basso. Denis Pantini, Responsabile del settore agroalimentare di NOMISMA ha infatti parlato di un calo del consumo di vino in Italia negli ultimi 15 anni del 10%, soprattutto del vino da pasto che viene sacrificato a favore del vino di qualità. “Nel 1980 – questi i dati snocciolati da Pantini – c’era un consumo di 90 litri pro capite, nel 2014 è sceso a 34 litri. Si parla addirittura di vino Bio tanto che nel nostro paese i consumatori di vino BIO sono il 16,8 %”. Per quanto riguarda i mercati esteri invece negli USA il 28% del vino viene importato, il resto è prodotto in casa. In 10 anni c’è stato un aumento del +236% di sparkling dop dall’Italia di cui il 90% è Prosecco. C’è dunque all’estero una tendenza generale all’acquisto di prodotti più costosi come quelli italiani.” E ancora, i dati relativi ai vini italiani parlano un’impennata del +160% dal 2010 al 2014 per quelli sopra i 14 gradi con un costo in media superiore ai 20$/litro . Di nicchia il prodotto Amarone. In questo caso il prezzo medio si aggira intorno ai 62$/litro. A completare il quadro e a tracciare una previsione futuro l’intervento di Eugenio Pomarici, professore di Economia e gestione delle aziende agroalimentari dell’Università di Padova. ” I consumi a livello mondiale sono stati in crescita fino al 2007 – ha spiegato Pomarici – poi si sono stabilizzati sui 240 milioni di ettolitri . Probabilmente i consumi globali resteranno sostanzialmente stabili fino al 2019. In ogni caso “il vino veneto è assente dalle aste dei vini di pregio nel mondo. Il Prosecco, ad esempio, ha molti competitors a livello mondiale: il Cile, la Spagna, l’Australia. Ecco perchè il Veneto deve far crescere il mercato del vino nel mondo e in Italia.”
L’obiettivo dunque e queste anche le conclusioni del convegno è quello di trovare una linea comune nella gestione, condivisa dai produttori di Prosecco e Amarone, per riuscire a conquistare in modo decisivo i mercati nazionali e internazionali. E la cooperazione in questo sta facendo la sua parte.