“Avanzare uniti, passo dopo passo, per lanciare un’idea d’Italia alternativa a quella realizzata da Berlusconi”. Cosi’ Enrico Letta, vice segretario nazionale del Pd, intervenuto alla Festa Democratica di Padova. ”In questo momento, l’errore piu’ grosso che il Pd puo’ fare e’ regalare a Berlusconi l’immagine di divisione.
Perche’ oggi ad essere diviso, strategicamente, e’ proprio il centrodestra”. ”Il governo – dichiara Letta – ha agito con due scelte: scaricare tutti i costi della crisi sugli enti locali e concentrare i tagli delle risorse sulle scuole e le universita’. Ha tagliato la’ dove si dovrebbe invece investire. Percio’ bisogna ripartire dai problemi veri. Il Pd lo fara’ nell’assemblea nazionale dell’8 e 9 ottobre a Varese, dove si parlera’ di fisco, immigrazione e di scuola, ricerca, innovazione”.
”Occorre una svolta, perche’ l’Italia e’ diventata un paese a cui non interessano i giovani. Ne e’ la prova il fatto che in tempi di crisi l’unica azione adottata e’ stata finanziare gli ammortizzatori sociali per i cinquantenni. E’ stato giusto farlo, ma non basta solo questo”, ha concluso.
“Una volta che avremo deciso che coalizione costruire decideremo il leader del centro sinistra con le primarie. Ma oggi che la coalizione non c’è e le elezioni non ci sono l’indicazione se il leader dovrà essere interno od esterno al mondo del Pd è un esercizio astratto”. Così Enrico Letta ha tagliato corto sull’ipotesi avanzata da Walter Veltroni sulla indicazione di un leader esterno al Pd.
“Le primarie sceglieranno – ha aggiunto Letta – credo che sia molto importante che il Pd tiri fuori un po’ di orgoglio, perchè sono stanco che quelli del Partito democratico organizzano sempre tutto, feste, dibattiti ed incontri, poi arriva qualcuno che da botte sui denti a tutto ed a tutti da fuori, e si prende tutta la rappresentanza del partito. I nostri uomini e le nostre donne non sono la mera fanteria del centro sinistra: il leader della coalizione deve essere espressione del Pd”.
E poi ha attaccato la Lega: “La vulgata è che la Lega stia per fare strike, cioè stia per portare a casa tutto. Io penso invece che la Lega sia arrivata al culmine della sua parabola e soffra della scarsa lucidità di Bossi, che sembra un calciatore a fine carriera. Il fallimento delle ronde lo testimonia”.
“Lo dico per tanti motivi – ha aggiunto Letta – le stupidaggini ultime che ha fatto Bossi a partire dalla questione del figlio – trota e del minitro Brancher, lo fa assomigliare a quei calciatori che dopo vent’anni di carriera scendono in campo ed il pubblico si aspetta che facciano gol ed invece non riescono più a tirare in porta perchè arrivano in area con il fiatone. La Lega è in queste condizioni, con in più una gestione stalinista che uccide ogni dissenso interno”. (fonte ANSA)
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