Piero Ruzzante, consigliere regionale del Pd residente alla Mandria, analizza i molti lati negativi della nuova bretella Boston. Riceviamo e pubblichiamo: “Percorro la strada che va dalla Mandria a Corso Australia tutte le mattine per accompagnare mia figlia a scuola e raramente in quel tratto ho incontrato problemi di traffico. E’ la prima volta che la conclusione di un’opera pubblica aumenta i problemi, anzichè diminuirli…
Presenterò un’interrogazione a risposta immediata alla Giunta Regionale del Veneto, al Presidente Luca Zaia e e all’Assessore alle infrastrutture Renato Chisso, per chiedere perché la Bretella Boston inaugurata in pompa magna dal presidente Zaia pochi giorni fa, sia palesemente inadeguata e causi quotidianamente, ad ogni ora, disagi e pericoli per gli automobilisti e, soprattutto, del perchè già in fase di progettazione – come aveva richiesto e indicato il Comune di Padova a suo tempo, in una lettera del 2009 – non sia stata prevista la seconda corsia, i cui lavori di inizio, con ulteriori spese di denaro pubblico e disagi per chi vi transita, cominceranno tra un po’ di tempo. Penso che la vicenda della Bretella Boston sia davvero esemplificativa di come lavorino Regione e Provincia – guidate da Lega e PDL – in tema di opere pubbliche e cose concrete: già ne fanno pochissime e quelle rare volte che le fanno, le fanno sempre in ritardo e soprattutto le fanno malissimo.
Ricordiamo che la Bretella Boston ha visto più che raddoppiare i tempi per la sua realizzazione, e che per la bretella per Abano, prevista in 500 giorni, ormai siamo a 1300 e arriveremo sicuramente oltre la fine dell’anno! Ma vi immaginate il can can che avrebbero fatto Lega e PDL se, per esempio, qui a Padova, fosse successo la stessa cosa con il Sarpi Dalmazia o il Ponte della Fiera? Un risultato che è la diretta conseguenza dell’arroganza e del dirigismo centralista che caratterizza questi due Enti, completamente incapaci di ascoltare quanto viene detto dai territori, come si è visto anche in questo caso, dove le indicazioni dei tecnici del Comune di Padova affinché la Bretella avesse da subito la seconda corsia, sono state completamente ignorate.
Ma naturalmente. è tipico degli incapaci rifiutare qualsiasi responsabilità delle conseguenze del loro pessimo operato e allora il vice presidente della Provincia Marcato adesso parla di “condivisione delle responsabilità” dei tre enti, coinvolgendo – casualmente adesso, scoppiato il disastro – tra questi anche il Comune di Padova. Troppo comodo. A Marcato ricordo quanto disse la Presidente Degani, quando in uno dei suoi ormai tipici sgarbi istituzionali verso il Comune di Padova, a cui ci ha abitutato in questi anni, ha motivato l’esclusione del vice sindaco Rossi tra i relatori dal Palco delle istituzioni, il giorno dell’ inagurazione della Bretella, dicendo che trattandosi di “un’ opera realizzata da Provincia e Regione – e visto che il Comune di Padova non vi aveva contribuito – Rossi non aveva diritto di parlare”. Ci spieghi Marcato: quando si tratta di inaugurare, il merito è tutto vostro, poi quando combinate i disatri, le responsabilità sono di tutti? Ha un che di già visto questo modo di ragionare, mi ricorda qualcosa avvenuto anche a livello nazionale… Sarà forse anche questo uno dei motivi per cui il suo partito, la Lega, e quello della Presidente Degani, il PDL, hanno preso una sonora batosta alle ultime elezioni amministrative? Detto questo, poichè non cerchiamo di stare al loro livello e quando la politica vola basso chi perde sono sempre i cittadini, ci tireremo su le maniche e a tutti i livelli istituzionali lavoreremo, come sempre, per ridurre i disagi nei confronti degli automobilisti e per evitare una lievitazione dello spreco di denaro pubblico”.