Il video realizzato da Raffaele Zanon e Alberto Romano Pedrina, candidati della lista “Fratelli d’Italia”, guidata da Giorgia Meloni e alleata di Pdl e Lega alle prossime elezioni, è offensivo per la dignità di milioni di persone omosessuali nel nostro Paese. Clicca qui per vedere il servizio di Antenna 3 sul caso
Un filmato che si fa beffa e irride l’amore di milioni di coppie omosessuali, strumentalizzando un tema serio come il riconoscimento dei diritti dei cittadini a scopo elettorale e banalizzando con triviali allusioni sessuali. In campagna elettorale ognuno ha il diritto di esprimere la propria opinione, ma non calpestando la dignità degli altri. Vi fidereste ad affidare il Paese a persone come Zanon e Pedrina che non riescono a comprendere e accettare il sentimento più puro e genuino, l’amore?
Per fortuna Padova e i padovani sono diversi e hanno dato prova in passato di accoglienza e rispetto per tutte le diversità. Lo abbiamo sperimentato lo scorso 14 febbraio quando Arcigay ha portato in piazza, insieme al gruppo teatrale Work Imprò Gress, tante poesie dedicate all’amore omosessuale. E tanti padovani si sono fermati ad ascoltare e condividere un momento di attenzione e riconoscimento dell’amore come sentimento universale. Zanon e Pedrina, e il loro video omofobo, saranno sommersi da una sonora pernacchia.
Chiediamo ai vertici nazionali di “Fratelli d’Italia”, a Giorgia Meloni, di prendere le distanze dal video osceno dei suoi “supporter” e chiederne l’immediata cancellazione. Inoltre chiediamo a Zanon e Pedrina di sospendersi come candidati e rifiutare ogni eventuale elezione: si sono dimostrati indegni di rappresentare tutti i cittadini italiani.
Anche il Pd ha emesso un comunicato stampa di condanna:
“I sondaggi a picco, che fanno vedere come un miraggio il 2%, inducono a trovate più o meno urticanti per farsi notare. Il cattivo gusto, però, è sempre in agguato e la stupidità a un passo. I Fratelli d’Italia padovani hanno espresso tutta la loro creatività in un video, senza risparmiarci né il primo né la seconda. Omofobia a buon mercato, che vorrebbe far sorridere e invece risulta disgustosa in un Paese in cui non solo vengono negati i diritti fondamentali per le coppie di fatto, ma chi non ha paura di manifestare i suoi sentimenti rischia violenze fisiche e verbali impensabili in altri Paesi. L’orizzonte della destra italiana non è l’Europa, il loro modello culturale non è fatto di rispetto, di convivenza, di fratellanza. Il loro riferimento è Silvio Berlusconi, che tratta le donne come bambole gonfiabili e che fa battute orribili sui gay. Hanno governato dieci anni e ci lasciano macerie, non solo economiche, ma anche civili. Noi faremo due cose subito: una legge contro l’omofobia e il riconoscimento delle coppie di fatto come succede in Germania. Le battute da bar (nei bar sono molto più avanti in realtà di Zanon e Pedrina) le lasciamo a chi verrà ricordato per aver votato in Parlamento Ruby nipote di Mubarak”.
Piero Ruzzante (Segretario cittadino del Pd di Padova)
Paolo Tognon (Segretario provinciale dei Giovani democratici)
Giulia Narduolo (Candidata del Pd alla Camera dei deputati)