Un polmone verde per riqualificare l’area ospedaliera di Padova in vista del suo trasferimento, un veicolo elettrico autoguidato capace di rivoluzionare la mobilità, una comunicazione fresca e accattivante per valorizzare l’area naturale Palazzina a Pieve di Curtarolo. Sono i tre progetti vincitori della sesta edizione del Concorso di idee “Territorio per Azioni” promosso da Confindustria Padova e Camera di Commercio di Padova, nato per stimolare la partecipazione attiva di studenti universitari e professionisti alla valorizzazione del territorio, elaborando modelli di sviluppo innovativi ed eco-sostenibili. Progetti fattibili, corredati di planimetrie e piani di lavoro dettagliati, a disposizione di enti e istituzioni.
La premiazione del Concorso “Territorio per Azioni”, esteso a tutta la provincia e alle Intese programmatiche d’area (Ipa), si è svolta oggi al Centro Conferenze alla Stanga di Padova, alla presenza di oltre cento studenti, imprenditori, professionisti e amministratori. Sedici i lavori presentati dai team composti da 40 studenti dell’Ateneo di Padova (Dipartimento di ingegneria civile, edile e ambientale – DICEA), dello IUAV di Venezia (facoltà di architettura e design), dell’istituto di formazione superiore Irigem di Rosà (Vi) e da 37 studi di architettura. Entusiasta per la qualità dei progetti Enrico Berto, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Padova: «Si tratta di soluzioni originali, creative e fattibili che partono dai veri fabbisogni delle comunità. Con Territorio per Azioni sollecitiamo giovani e professionisti a mettere in circolo le idee e sentirsi parte attiva nel progettare il futuro del territorio in chiave sostenibile. I loro progetti dettagliati sono da oggi a disposizione di enti e amministrazioni, pronti per essere adottati, segno di una progettazione partecipata che le imprese vogliono incoraggiare».
Per la categoria “progettare il territorio” ha vinto il progetto “Padova: un nuovo polmone verde” realizzato da Ilaria Fantin, 24 anni di Cittadella, Giovanna Marchioro, 25 anni di Dolo, Angela Martini e Silvia Tarallo, 24 anni di Padova. Le studentesse, al quinto anno di ingegneria edile-architettura all’Università di Padova, hanno valorizzato l’attuale area ospedaliera di Padova in vista del prossimo trasferimento. Al centro una “Green Belt” che segue il perimetro della città per un museo di Padova all’aria aperta. La proposta è creare un “polmone verde” con 5 macroaree: un’area-teatro da 1800 posti, il parco del Bastione Cornaro, un’area direzionale/commerciale, una residenziale, infine un’area universitaria da 8.400 metri quadri. La riqualificazione prevede anche parcheggi e una nuova linea di metrobus. «Alla base del progetto – spiegano le studentesse – c’è l’idea di costruire un’area a misura d’uomo. Tutti i poli sono raggiungibili a piedi e con percorsi differenziati, carrabile, ciclabile e pedonale. La zona universitaria è collegata al teatro, alla piazza antistante, alla fermata del tram, alla zona commerciale e direzionale. Abbiamo dato molta importanza ai percorsi lungo le mura storiche e il fiume, che sono collegamenti e una passeggiata suggestiva verso il Parco Treves e l’ex Macello».
Vincitore per la categoria “Sviluppare il sistema delle reti” è Tommaso Gecchelin, 27 anni di Mira (Ve), una laurea in fisica all’università di Padova, una in disegno industriale allo Iuav e un tirocinio in innovation design a Miami. Il suo progetto “Next: life in motion” è avveniristico, capace di rivoluzionare la mobilità su gomma con un veicolo modulare elettrico autonomo, in grado di viaggiare su 4 o 2 ruote, da solo o unito ad altri moduli, creando un convoglio “open space” da usare a fini abitativi, ricreativi e lavorativi. Un servizio abbinabile ad un’applicazione smartphone integrata con i social network. «L’idea mi è venuta pensando ad un bus per il 2025, con un sistema di guida automatico, che permettesse di creare un ecosistema di robo-taxi a basso costo in cui ogni veicolo può avere servizi aggiuntivi e aggregarsi agli altri – spiega Tommaso – Le macchine autoguidate di Google circolano già in Nevada e California, guidate in sicurezza da un sistema di sensori e un computer. Next può generare un nuovo ramo di business in movimento».
Nella categoria “promuovere il territorio” ha vinto il progetto “Cam Nature: materiale di comunicazione per l’area naturale Palazzina” lungo il fiume Brenta presentato da Irigem di Rosà (Vi). Sei ragazzi della 3° classe dell’istituto per operatore grafico con indirizzo multimediale hanno elaborato un piano di comunicazione, dalla definizione del target alla stesura dei testi in italiano e inglese, dalle riprese alla grafica. Progetto “adottato” e già realizzato dal Comune di Curtarolo. Segnalibri, depliant, cartellonistica, schede botaniche, sito web, dvd multimediali e video, questi i materiali elaborati da Elvis Baggio, Cinzia Battistello, Luca Beghetto, David Comunello, Fiorella Rebellato, Elisabetta Todesco, Elena Veseli con la loro classe. «I ragazzi si sono messi alla prova su un lavoro realistico e legato al territorio, fattore di grande motivazione – spiega Caterina Bizzotto responsabile didattica Irigem -. Hanno sviluppato a pieno le competenze acquisite e ricevuto un riscontro oggettivo sul loro impegno».
Menzione speciale al progetto “I luoghi delle emozioni” presentato da GIARP (Associazione Giovani Architetti Padova) in collaborazione con Comune di Padova, i Giovani di Ance Padova e Camera di Commercio, con idee originali per far rivivere sei “non luoghi” della città: Piazza Azzurri d’Italia, Zona Mandria, Piazza Bardella, Piazza Eremitani, Piazza Napoli, area ex caserma Romagnoli.