Un cartello con la scritta ”In questo esercizio non può entrare chi è in possesso di droga e chi è privo di permesso di soggiorno” è stato messo stamattina all’esterno dell’Eurobar di Corso del Popolo, vicino alla stazione ferroviaria. ”Io non voglio che il mio bar diventi un covo di spacciatori. Non sono uno sceriffo, non so che altro fare?’. A parlare è la titolare, dal mese di novembre dell’Eurobar di Corso del Popolo. La barista, Arian Costachi, rumena, si dice ”esasperata per la situazione in questa zona. Da due settimane ho chiuso il bagno appunto per evitare che spacciatori e drogati vi entrino per consumare droga. Non voglio correre il rischio che per una busta di droga trovata in tasca ad un cliente mi possa essere chiuso il bar. I controlli della polizia qui ci sono e tante volte siamo anche noi a chiamarli, ma siamo stanchi tutti di questa situazione”. Nelle scorse settimane due altri bar della zona erano stati chiusi su ordinanza del questore Luigi Savina su applicazione del testo unico sulla pubblica sicurezza. Ad ottobre un altro barista, poi arrestato dai carabinieri per spaccio di cocaina assieme ad un nigeriano, aveva provocatoriamente affisso un cartello (nella foto) fuori dal proprio bar con la scritta “Vietato ai negri”.
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