“Il calcio è strano, Beppe”, diceva quello. Erano i Mondiali del 2006. E se al minuto 51 del secondo tempo ci pensa un Gatti (Christian da Legnano, centrocampista della Virtus Verona) a rimbalzare indietro i gatti (magna), allora, forse, è davvero la volta buona. A due partite dal termine della stagione regolare, il Padova è ancora vivo. Anzi, è di nuovo primo in classifica con due punti di vantaggio sul Vicenza (che in realtà sono tre per gli scontri diretti a favore). E ciò significa che, con una vittoria e un pareggio tra venerdì Santo prossimo (all’Euganeo contro la Clodiense) e una settimana più tardi (in casa del Lumezzane, nel giorno della Liberazione, non serve specificare da cosa), sarebbe direttamente promosso in serie B, a prescindere dai risultati altrui. Il destino, insomma, è tutto, di nuovo, nelle mani di mister Andreoletti e dei suoi ragazzi che, negli ultimi otto mesi, hanno raccolto 82 punti su 108 disponibili, vincendo 25 incontri su 36, segnando 63 gol e subendone 23. Una cavalcata, insomma, che meriterebbe, subito, il premio più grande. Il pomeriggio giuliano, in uno stadio costruito per il calcio (e non per altro) che per il Biancoscudo, nel nome di paròn Rocco, evoca I migliori anni della sua storia, si può riassumere in tre flash. Il colpo di testa vincente di Bortolussi all’11’. La respinta di Fortin su Udoh all’81’. E appunto, via tutto (tv, radio, social), Gatti Christian da Legnano che al 96′, col Padova già sotto gli oltre duemila, splendidi ragazzi del settore ospiti, che castiga i gatti (magna) del signor Diesel. Bandiere, sciarpe, fumogeni. Perfino qualche lacrima. Infine uno striscione, “Fai buon viaggio, cuore scudato”, seguito da un coro. Quel coro: “Sivori sindaco! Sivori sindaco! Sivori sindaco!”. Sì, forse è davvero la volta buona.
Davide D’Attino