Seguendo la tribù del Flow su Facebook gli uomini della Guardia di finanza hanno stroncato sul nascere un rave party organizzato da uno dei gruppi festaioli più trasgressivi del Veneto. Il blitz degli uomini al comando del tenente Luca Modestino Gelormino è scattato stanotte nei pressi della chiesa sconsacrata di San Clemente in via Messico a Padova: lì doveva tenersi il party di fine estate targato “Flow” e invece è scattato il controllo degli uomini in divisa che hanno controllato un centinaio di giovani arrivati in zona industriale per dare vita ad un mega party non autorizzato con aficionados dello sballo provenienti da tutto il nord Italia.
Facebook era stato lo strumento attraverso cui la community aveva organizzato e diffuso la notizia dell’evento, pensando così di evitare che le Forze di Polizia potessero scoprirlo e quindi bloccarlo.
Tutto nasce alcune settimane addietro quando la Polizia di Stato intima agli organizzatori dell’evento, pubblicizzato attraverso locandine e spot, di non svolgere alcuna attività d’intrattenimento nella notte tra il 16 ed il 17 settembre, in quanto i locali individuati non sono idonei ad accogliere le centinaia di persone previste e non rispettano le condizioni di sicurezze per garantire l’incolumità dei partecipanti.
Un’intimazione che dovrebbe essere stata rispettata secondo le promesse degli organizzatori ma che di fatto viene aggirata attraverso un tam tam sulle pagine di Facebook e sulle radio locali che spiegano quale è la nuova location della tanto pubblicizzata ed irresistibile festa di venerdì 16, una serata, a detta dei partecipanti, di totale trasgressione.
I Finanzieri del Comando Provinciale di Padova e gli Agenti della Questura sono però stati attenti a monitorare il web e a scoprire quale sarebbe stato il nuovo luogo per il grande evento. Le Forze dell’Ordine, infatti, da giorni lo monitoravano nel timore che ci potessero essere incidenti legati all’assunzione e all’abuso di alcol e sostanze stupefacenti.
Oltre cinquanta tra Finanzieri ed Agenti, cani antidroga ed unità specializzate. Gli esiti dei controlli spiegano quale sarebbe stato il tenore della serata. Su oltre un centinaio di ragazzi controllati, ben 21 sono stati sorpresi in possesso di sostanze stupefacenti che vanno dalla cocaina, all’hashish, alla ketamina per finire con le più recenti droghe sintetiche. Decine sono state le violazioni al codice della strada elevate ai giovani avventori che erano nei pressi del locale, la maggior parte dei quali, in evidente stato di ebrezza, avevano guidato per diverse decine di chilometri pur di partecipare alla serata.
Sotto il profilo tributario ed amministrativo le violazioni constatate sono diverse e vanno dalla mancata emissione di scontrini fiscali alla mancata o irregolare tenuta delle scritture amministrativo-contabili e delle licenze per la somministrazione degli alcolici, queste ultime scadute da giorni. Per evitare che dell’evento rimanesse alcuna traccia gli organizzatori avevano ben pensato di non installare alcun registratore fiscale né di produrre tagliandi d’ingresso.
Dell’operazione di servizio è stata notiziata la locale Procura la quale dovrà verificare se le condotte poste in essere dagli organizzatori possono configurarsi quale reato.
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