Referendum veneto: tutti sul carroccio guidato da Luca Zaia

 

Da sinistra a destra, Movimento 5 stelle compreso, tutti a festeggiare sul carroccio guidato dal Governatore del Veneto Luca Zaia, per il raggiungimento del quorum: qui di seguito una serie di reazioni ricevute all’indirizzo del blog.

“Ci hanno provato in tutte le maniere per squalificare il significato del referendum consultivo per l’autonomia in Veneto e Lombardia. A partire dalla classe dirigente della sinistra, iniziando dalla Moretti al Ministro Martina per finire alla Serracchiani,che ha dimostrato di essere subalterna alle nomenclature nazionali tutte impegnate a propagandare la diserzione dalle urne.
Ebbene, non solo i veneti e lombardi sono andati a votare ma, il risultato del quorum superato in Veneto dimostra che esiste un blocco sociale tradizionalmente di centro destra, cattolico riformista e federalista che è sicuramente la maggioranza dell’elettorato.Una maggioranza che chiede la giusta autonomia per avviare contestualmente una vera riforma dello Stato in senso federalista e Presidenzialista per renderlo più efficiente e attento al territorio. Solo così, non potrà essere messa in discussione l’unità nazionale che per la Destra Politica rimane un valore primario irrinunciabile.
E’quanto dichiara Raffaele Zanon Dirigente Nazionale di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale.

“Oggi è il giorno della democrazia e dell’autodeterminazione. I cittadini veneti hanno partecipato in massa per dare ai consiglieri regionali e al Governo centrale il mandato di richiedere più competenze per la nostra regione.
Dopo una partecipazione così grande nessuno dovrebbe tirarsi indietro e da Roma sarebbe inopportuna ogni forma di resistenza.
Tuttavia ci aspettiamo un percorso tortuoso di trattative con Roma e diciamo da subito che il M5S vuole parteciparvi con suoi rappresentanti ai tavoli.
Il M5S ha sostenuto questo referendum ed il Sì all’autonomia e chiede al Consiglio regionale di procedere velocemente nella stesura della legge con le richieste da presentare al Governo”.
I consiglieri regionali del gruppo M5S Veneto

“I veneti hanno risposto alla chiamata, questo referendum è un grande segno di identità, civiltà e cultura veneta”. A dirlo è il parlamentare veneto del Movimento 5 Stelle Federico D’Incà, che da settimane sta portando avanti una doppia campagna referendaria per l’autonomia del Veneto e della provincia di Belluno.
“I veneti hanno risposto alla chiamata, i dati sull’affluenza sono un grande segno di identità e della cultura della gente di questa splendida regione – sottolinea D’Incà – perché, e su questo punto dobbiamo essere tutti d’accordo, questo è il referendum dei veneti”.
“Non è un referendum politico e non è neppure il referendum di un politico – ricorda l’esponente del Movimento 5 Stelle – chiunque si voglia intestare questa vittoria e mettersi in testa il corno dogale, il cappello da doge, non rispetta i veneti e il Veneto”.
“Ora subito al voto in Parlamento, entro la fine della legislatura – ribadisce il deputato bellunese – altrimenti vorrà dire che il Governo non vuole portarlo in aula, e significa anche che la cosiddetta “trattativa” con l’Emilia è una pagliacciata. Se accadrà, questa legge sarà uno dei primi punti del nostro Governo a 5 Stelle”.
“Comunque vada ora Zaia ha una grandissima responsabilità – avverte infine il parlamentare – ora deve dimostrare di avere la capacità di ottenere quel che i veneti gli chiedono di mettere sul piatto della trattativa. Il governo regionale deve coinvolgere tutte le forze politiche del consiglio regionale e gli enti locali. Anzi, prima di affrontare il bilancio in Regione occorre prendere di petto con il Governo di Roma le istanze che i veneti hanno a cuore”.

“Il quorum è stato raggiunto anche grazie all’indicazione del PD del Veneto di votare sì, la Lega non può proprio intestarsi alcuna vittoria – lo dice a caldo Laura Puppato, in relazione al superamento del quorum – Luca Zaia non pensi che questo referendum possa cancellare alcuna delle sue pesanti responsabilità rispetto ai problemi irrisolti della nostra regione, dalla Pedemontana, al MOSE, alle banche popolari, e ora dimostri di essere in grado di essere autore di un vero processo per ottenere maggiore autonomia per il Veneto. Dimostri, per una volta, che la sua azione politica non è dettata solo dalla sua convenienza elettorale, ma dal senso di responsabilità nei confronti degli impegni che ha verso i cittadini. I cittadini con ampi margini di dubbio gli danno l’ultima chance”