Regionali: gli eletti di Padova

 

Due sorprese nel centrosinistra, di cui una prevedibile ed una invece quasi clamorosa, e due sorprese amare nel centrodestra. Si chiude così la lunga notte elettorale delle elezioni regionali per la provincia di Padova.
La sorpresa delle sorprese è l’elezione di Mauro Bortoli a consigliere regionale. Ultimo degli eletti in consiglio regionale a Padova nelle fila del Pd con 3.393 preferenze ce la fa per il rotto della cuffia. Primo del partito Piero Ruzzante che supera il muro delle 10mila preferenze, secondo l’assessore Claudio Sinigaglia con comunque il bel risultato di 8.600 preferenze.
Sorride sicuramente Antonino Pipitone, che con 2.141 preferenze lascia palazzo Moroni da promosso all’assemblea regionale.

In casa Pdl può ridere solo Clodovaldo Ruffato che con 14.586 preferenze vince il derby con Leo Padrin comunque bravissimo ad arrivare secono con 12.369 preferenze, che gli valgono l’elezione per 31 voti di scarto su Fabio Conte che invece per il momento rimane fuori dalla rosa degli eletti.

In casa Lega Nord doveva essere trionfo di Maurizio Conte e così è stato: con 15.180 preferenze è il consigliere regionale più votato. Seguito da Arianna Lazzarini (oltre 6000 voti per l’ormai ex assessore provinciale) e Santino Bozza che ha ragranellato 2.822 preferenze. Eletto in regione anche Stefano Peraro, 1.716 preferenze, batte il Depoliano doc Riccardo Roman sindaco di Galzignano.

Tra i non eletti da segnalare il maxi risultato di Alessandro Zano, che porta a casa 2.141 preferenze, mica poche in un piccolo partito come Sinistra ecologia e libertà.