Forza Nuova annuncia che sabato 23 gennaio, dalle ore 16.30, terrà il primo banchetto per inaugurare la campagna elettorale per le prossime elezioni regionali.
Il candidato forzanovista sarà Paolo Caratossidis, 33 anni, già coordinatore nazionale del movimento.
“La candidatura di Caratossidis” spiega la dirigenza regionale di Forza Nuova, in primis il coordinatore regionale Andrea Minchio: “ è per noi motivo di grande orgoglio. Si tratta di una candidatura di grande spessore. Il veneto ha urgente bisogno di un Governatore svincolato da logiche partitiche ed affaristiche. Caratossidis, in quanto uomo di popolo e non dei poteri forti, è di garanzia per tutti. Forza Nuova ha deciso, anche quest’anno, di correre al di fuori dei due grandi poli politici, perché ritiene che gli stessi non siano minimamente in grado di assicurare cio’ di cui il Veneto necessita. Li conosciamo i grandi partiti, ed i cittadini hanno già sperimentato sulla loro pelle l’incapacità e la corruzione imperante nei loro giochi di potere.”
A proseguire il discorso è il coordinatore trevigiano Giuseppe Zito: “Forza Nuova ha un programma politico estremamente chiaro: al primo posto, la ferma lotta all’immigrazione ed ai prodotti provenienti dalla Cina, una lotta che la Lega Nord ed i suoi Ministri non sono stati in grado di condurre. Lo stesso Zaia, mio concittadino candidato del centro destra e Ministro per le Politiche Agricole, non è riuscito a tutelare adeguatamente la produzione veneta ed italiana, vittime della schiacciante e sleale concorrenza straniera. Per non parlare del problema occupazionale che in Veneto sta mietendo migliaia di vittime e decine di suicidi: in regione abbiamo oltre 200.000 disoccupati, di cui uno su quattro stranieri. Ebbene, non abbiamo lavoro per noi italiani, gli immigrati sono un peso sociale che non possiamo più sopportare. Forza Nuova si batte per la chiusura delle frontiere e l’espulsione senza se e senza ma degli irregolari. ”
Il candidato Paolo Caratossidis sottolinea: “con la crisi economica, sono tantissimi gli italiani che per dar da mangiare ai propri figli sono costretti a rubare, che non possono più pagare il mutuo o l’affitto e sono sotto sfratto. Pertanto, la regione ha bisogno di un serio programma di edilizia popolare, vanno costruite nuove case e vanno assegnate agli italiani con precedenza assoluta nella graduatoria. Per far fronte alla questione occupazionale, occorre un cambio di rotta che né l’esecutivo nè il Veneto di Galan hanno voluto effettuare. La politica deve ritornare a decidere dell’economia, e non farsi comandare dalla stessa. Le maggiori aziende produttive in crisi o che approfittano della crisi per delocalizzare, vanno nazionalizzate. Vanno tutelate le piccole e medie imprese, estesi gli ammortizzatori sociali, aumentati i sussidi di disoccupazione: tutte cose che il centro destra, troppo occupato a salvare banche ed evasori, non ha fatto.”