Regione Veneto e Cnr alleati per dare forza all’innovazione delle aziende

 

Otto miioni di euro di investimento per la realizzazione di un nuovo complesso architettonico da 7000 metri quadrati dove troveranno spazio nuovi laboratori per ricerca e didattica avanzata. E’ il contenuto del protocollo d’intesa firmato questa mattina nella sede del Consiglio nazionale delle ricerche di Padova.

“E’ una grande giornata, che segna una tappa fondamentale nel percorso di collaborazione tra CNR e Regione con l’obiettivo di fare ricerca che porti vantaggi competitivi per le imprese venete – ha detto l’assessore regionale all’economia, sviluppo, ricerca e innovazione – Esiste una piattaforma tra mondo dell’Accademia, politica e imprese per mirare in misura migliore gli interventi per percorsi condivisi finalizzati a far crescere le nostre imprese in prospettiva della ripresa economica in un mondo sempre più globalizzato che pone l’innovazione al centro della nuova maniera di fare economia e sviluppo. Come Regione Veneto abbiamo due priorità: le nanoteconologie e le biotecnologie e questo protocollo d’intesa si inserisce in questo solco d’azione”. La Regione nella nuova struttura trasferirà l’Urt, acronimo che sta per unità regionale per il trasferimento tecnologico dalla ricerca alle aziende. La responsabilità di tale struttura ricadrà in capo all’agenzia Veneto Innovazione, presieduta da Raffaele Zanon, presente alla firma del protocollo. “L’urt è stato istituito cinque anni fa – spiega Raffaele Zanon – ed abbiamo ricevuto nel tempo come Veneto Innovazione importanti riconoscimenti da parte della Commissione Europea: certamente la nuova struttura una volta realizzata, darà una nuova spinta a questa importante attività di cerniera tra dimensione pubblica della ricerca e degli incentivi all’innovazione e mondo dell’impresa”.

Ha partecipato alla cerimonia di firma del protocollo anche il presidente del CNR Luigi Nicolais.

“Occorrono modelli nuovi di collaborazione tra mondo della ricerca, mondo delle pubbliche amministrazioni e impresa – ha detto il presidente Nicolais – occorre un mondo della ricerca che produca conoscienza ed interpreti i risultati prodotti per trasferirli al mondo dell’impresa. Occorre un sistema ricerca, con anche una equivalenza tra ricercatori universitari e ricercatori del CNR, e come stiamo collaborando tra noi, occorre che non ci siano più barriere con le imprese. Università e CNR producono conoscenza, ed esperienze come Veneto Nanotech e le altre relatà promosse dalla regione del Veneto servono proprio a utilizzare questa conoscenza appena esce, per rimanere sulla frontiera dell’innovazione”.

Soddisfatto dell’operazione che si sta avviando il presidente di Confindustria Padova Massimo Pavin.

“Noi imprese stiamo cercando di capire da tempo perchè il nostro sistema flette – ha aggiunto il presidente di Confindustria Massimo Pavin – da una parte abbiamo aziende troppo piccole per tenere di fronte alla globalizzazione e con le sfide ad essa collegate, inoltre si investe troppo poco innovazione, o meglio in assenza di una politica industriale idonea, dobbiamo capire che occorre lavorare per quelle imprese, circa la metà, che puntano all’internazionalizzazione, che investe sulla centralità del fattore umano, ed ha curato politiche di marchio. Dobbiamo essere consapevoli che esiste una percentuale dell’industria che si ostina a non voler cambiare, e quella è una fetta, stimabile tra il 20 e il 25% che faranno sempre più fatica e sono destinate a sparire. inoltre esiste un altro 25% di imprese piccole che vanno aiutate nella volontà di internazionalizzarsi, di fare rete, di farsi gruppo nella competizione globale”.