Da Artigianfidi riceviamo e pubblichiamo: Le imprese del presidente dell’Upa, Roberto Boschetto e del presidente di Upa Servizi Spa, Raffaele Bordin, oltre che la stessa Upa Servizi, sono state espulse da Artigianfidi, il confidi padovano che fa parte del Consorzio Regionale di Garanzia della Confartigianato del Veneto.
Ad estrarre il faditico cartellino rosso nei confronti della Boschetto & Boschetto snc di Rubano (e quindi al presidente Upa Roberto Boschetto), della F.lli Bordin snc di Abano Terme (e dunque del presidente di Upa Servizi Raffaele Bordin) e alla medesima Upa Servizi Spa è stato il consiglio di amministrazione del confidi di piazza De Gasperi che con 9 voti a favore su 9 (nessun astenuto, nessun contrario) ha indicato la porta della cooperativa a chi, si legge nel verbale di esclusione, si è posto “in contrasto e aperta concorrenza con la funzione storica, mutualistica e propria dell’oggetto sociale di Artigianfidi”.
“Non potevamo più accettare – ha commentato il presidente di Artigianfidi Padova, Giampolo Dal Pozzo – che i vertici dell’Upa potessero continuare a far parte della nostra compagine dal momento che non passava (e purtroppo non passa ancora) giorno che, nei confronti della cooperativa di cui essi stessi erano soci, arrivassero invettive, azioni di aperto contrasto e concorrenza che sono espressamente vietate dall’articolo 13 del nostro statuto. Il consiglio di Artigianfidi, fini stessi della cooperativa di garanzia, ha creduto necessario metterli alla porta.
Artigianfidi, come asserisce il presidente Boschetto, sono state sempre prese da tutto il consiglio dell’Upa, non sia il caso – ripeto – di proporre la sanzione massima anche nei confronti di quanti hanno avallato tale linea di condotta”.
Si aggiunge così un altro capitolo alla “querelle” tra l’Upa e Artigianfidi.
Una “querelle” che ha già visto le due organizzazioni, un tempo un “unicum” volto a garantire il credito agli artigiani, fronteggiarsi senza esclusione di colpi da quando l’Upa ha scelto la strada dell’affratellamento con la Cna ed il suo confidi regionale.
“A dire il vero – aggiunge Dal Pozzo – i “colpi” dell’Upa nei nostri confronti sono volutamente finta di non conoscerla. E’ stato così per la presunta “cacciata” di Artigianfidi dalla sede Upa (quando invece è nostra la proprietà ed al massimo è l’Upa che ci paga un affitto per una parte dello stabile di piazza De Gasperi), è stato così per il marchio (solo il nostro è depositato e se non abbiamo insistito per far valere i nostri diritti è perchè abbiamo tutto l’interesse a marcare la frattura tra noi e loro). Adesso è così per la presunta concorrenzialità economica del servizio messo in essere dall’Upa in materia di credito ma che siamo pronti a dimostrare in qualsiasi momento che è molto più oneroso di quello da noi praticato. Forse è anche per questo che la nostra attività non sta minimamente soffrendo nonostante – e ci tengo a sottolinearlo – si faccia di tutto, alla “Cittadella”, per denigrare il nostro operato. Da qui la nostra decisione di depennare dal libro soci, che è bene ricordarlo vanta circa novemina soci, dei nomi di Roberto Boschetto presidente Upa e del presidente di Upa Servizi Spa, Raffaele Bordin.