A novembre a Treviso, a dicembre e gennaio due episodi a Padova. Anche in Veneto ciclicamente accadono incidenti connessi alla mancata revisione bombole metano auto. Costa caro infatti quando una bombola del gas non funziona, basta guardare la foto qui a fianco.
Forse non tutti lo sanno ma la legge prevede sì ‘obbligatorietà della revisione della bombola del gas, ma anche il fatto che questa operazione sia gratuita per il proprietario dell’auto. Il costo infatti è già assorbito da una accisa, le tanto famigerate addizionali di scopo, pari a 0,035 centesimi per ogi metro cubo di metano erogato. L’automobilista che porta l’auto in officina paga insomma solo la manodopera di smontaggio e montaggio della bombola. La data di scadenza, dopo la manutenzione, viene scritta sul collo della bombola e su un cartoncino che deve essere consegnato al conduttore del veicolo. Come tutte le operazioni di revisione dei veicoli, oltre al rischio di incorrere in sanzioni secondo quanto stabilito dal codice della strada, se viene ritardato pone ad un rischio crescente gli automobilisti di perdere, letteralmente, l’auto e di farsi anche male.
Quindi oltre al danno economico anche quello fisico. Sono decine, secondo i dati del bilancio annuale del lavoro dei Vigili del fuoco, le auto che ogni anno prendono fuoco, ed a volte letteralmente esplodono, a causa di malfunzionamenti che innescano fiamme poi pericolosissime per i serbatoi contenenti il liquido propellente.
Insomma se è vero che “il metano ti da una mano” come recitava un vecchio ed azzeccato slogan pubblicitario, sottolineando il minore impianto ambientale dell’utilizzo di questo combustibile per la trazione e se è vero che il motore dell’auto dura di più superando molto spesso i 300mila chilometri, è anche vero che occorre prestare grande attenzione alla manutenzione.
Il metano infatti garantisce un costo inferiore del 65% a quello della benzina, permettendo di percorrere fino a 400 chilometri con appena 15 euro di carburante. Un sogno specie per chi percorre molti chilometri l’anno e quindi ammortizza più rapidamente le spese di installazione e manutenzione degli impianti.
L’ente provincia di Padova ha inoltre confermato anche per il 2017 l’incentivo di mille euro una tantum per l’installazione di impianti a metano su mezzi commerciali con alimentazione diesel. Tale politica è dettata anche dal fatto che proprio in provincia di Padova a causa delle emissioni inquinanti che ristagnano in valle Padana, si respira una delle arie peggiori d’Europa.