Riaperta nella basilica di Sant’Antonio la cappella della Madonna Mora

 

Dopo un anno di lavori di restauro è stata riaperta alla devozione dei fedeli la Cappella della “Madonna Mora”, situata nel transetto di sinistra della Basilica di sant’Antonio a Padova. Lo splendido sacello trecentesco, costituito dal tabernacolo e dall’immagine della Vergine con il Bambino, così popolarmente chiamato forse dal colore castano dei capelli della statua o dall’immagine offuscata dai fumi delle candele, opera dello scultore francese Rinaldino di Puydarrieux da Puy-l’Eveque (1396), viene così finalmente restituito alla devozione e all’ammirazione dei Fedeli della Basilica dedicata al Santo delle Genti.
«A tutti coloro che hanno in vario modo contribuito alla realizzazione di questo altro sogno, va il mio più sincero ringraziamento – commenta con emozione il rettore della Basilica padre Enzo Poiana -. Oggi, un altro pezzo del patrimonio religioso-devozionale e storico-artistico, viene riconsegnato alla visione, ammirazione, preghiera e contemplazione dei padovani e di tutti i pellegrini che raggiungeranno la nostra Basilica. Davanti a questo altare e a questa statua pregheremo il Santo Rosario tutti i giorni della Novena dell’Immacolata, con la consapevolezza che Sant’Antonio sarà con noi a lodare la Madonna nel luogo dove lui in vita ha pregato insieme ai suoi frati».
«Davvero un altro importante tassello – precisa il presidente capo della Veneranda Arca di Sant’Antonio Gianni Berno  – che va ad aggiungersi al prestigioso “mosaico” che stiamo componendo con impegno  e grazie al sostegno impagabile di enti pubblici e privati in questi cinque anni di mandato presso la Veneranda Arca del Santo. Ancor più suggestivo in questo caso, dato che la Cappella della Madonna Mora è il cuore della Basilica, antico sito nel quale era allocata la chiesetta di santa Maria Mater Domini nella quale sant’Antonio morente chiese di essere portato. Mi piace ricordare poi che questa opera risale al 1396, un anno speciale per noi dell’Arca perché è proprio nel 1396 che nasce la Veneranda Arca del Santo e dunque l’opera di laici padovani che lavorano a fianco dei frati per mantenere e valorizzare la Basilica che accoglie le sante spoglie di Antonio e folle di devoti pellegrini provenienti da tutto il mondo».