Riforma del senato: Santini, “In pochi ci credevano”

 

“In pochi avrebbero scommesso sulla capacità del Senato di auto-riformarsi ed invece siamo stati in grado di compiere il primo e piu’ difficile passo di una riforma di portata storica” Con queste parole Giorgio Santini, capogruppo PD in Commissione Bilancio al Senato commenta l’approvazione da parte dell’aula di Palazzo Madama della riforma costituzionale”. Nei primi giorni di settembre la riforma approderà alla Camera dei Deputati.

“La maggioranza ed il Governo Renzi hanno lavorato con l’obiettivo di rendere il processo legislativo piu’ efficiente, superando il bicameralismo perfetto ed istituendo un Senato delle autonomie regionali che sia voce autorevole dei territori – prosegue Santini – Il punto che piu’ incide sui poteri delle regioni, come ad esempio il Veneto, e’ la riforma del Titolo Quinto che ha visto il superamento della legislazione concorrente e la definizione delle materie di competenza esclusiva dello Stato e delle Regioni. Il nuovo articolo 116 consente tuttavia a quelle regioni che presentano i conti in ordine la possibilità di gestire in maniera autonoma e responsabile (sulla base di un accordo con lo Stato) anche materie di esclusiva competenza statale tra cui sono state inserite:, la giustizia di pace, le norme generali sull’istruzione, l’università e la ricerca scientifica, la tutela dei beni culturali e paesaggistici, l’ambiente e l’ecosistema, il turismo, l’ordinamento sportivo ed il governo del territorio. Si tratta di grandi ambiti di intervento su cui costruire politiche autonome che risulteranno fondamentali per lo sviluppo dei territori e delle economie regionali. Non appena la riforma sara’ definitivamente approvata e sottoposta a referendum confermativo, il Veneto dovra’ essere pronto a gestire queste materie cosi’ strategiche ed importanti. Si tratta dell’unica risposta concreta alle reali esigenze di autonomia che in questi anni sono emerse nella nostra regione.”