Un uomo di 30 anni ha rischiato di annegare oggi pomeriggio nelle acque di un laghetto artificiale a Camazzole, frazione di Carmignano di Brenta. In zona ci sono parecchie “buche” come vengono chiamate in gergo le formazioni lacustri derivanti dall’affioramento di acque di risorgiva in vecchie cave abbandonate. In una di queste “buche” è finito il 30enne, il cui corpo inanimato è stato notato da alcuni bagnanti che frequentano il posto nei giorni di calura. Tra questi anche degli infermieri liberi dal servizio che hanno praticato il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale al 30enne di fatto salvandolo. Dopo una decina di minuti di manovre di primo soccorso gli infermieri sono riusciti a riavviare le funzioni vitali dell’uomo, mentre sul posto atterrava un elicottero del Suem 118 che ha trasportato il 30enne, di cui non sono state rese note le generalità, al peonto soccorso dell’ospedale di Padova. Le condizioni dell’uomo salvato dalle acque sono giudicate gravissime dai medici che si sono riservati la prognosi sul paziente attualmente in trattamento al reparto di terapia intensiva. Da capire se si sia trattato di un incidente o di un tentativo di suicidio, dato che l’uomo, a quanto riferiscono alcuni testimoni, indossava camicia e pantaloni.
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