Si è svolta ieri negli uffici della direzione Anas di Venezia, la riunione promossa assieme alla Regione del Veneto, sul problema del nuovo cavalcavia sulla SS 16 “Adriatica” (“strada Battaglia”) della circonvallazione di Montegrotto (Pd), che tanta preoccupazione sta creando presso le aziende produttrici di manufatti eccezionali della zona.
Il nuovo cavalcavia, che avrà un’altezza di 5,50 metri, avrebbe infatti reso impossibile il trasporto eccezionale di manufatti diretti, via porto Marghera, ai mercati di tutto il mondo delle imprese Granziero, O.C.S. e Rolle di Albignasego (Pd) e Sirz Energy di Due Carrare (Pd). Manufatti di dimensioni “ingombranti”, fino a 8 metri di altezza e 50 di lunghezza, come caldaie, forni, reattori, colonne di raffinazione, serbatoi e scambiatori di calore per i settori energy, chimico e petrolchimico, diretti in tutti i paesi a vocazione petrolifera, fra cui Arabia Saudita, Kuwait, Russia, Algeria, Usa, Brasile, Cina, Iran, Gran Bretagna, Norvegia.
Nel corso della riunione il capo compartimento Anas di Venezia, Ingegnere Eutimio Mucilli, ha presentato due ipotesi di soluzioni tecniche, realizzabili in tempi veloci ed ha tranquillizzato le aziende presenti sul fatto che verrà loro concesso un transito provvisorio, che consentirà il passaggio dei manufatti in attesa del completamento del bypass che verrà prescelto.
Confindustria Veneto, che assieme a Confindustria Padova ha guidato la delegazione delle imprese, ha espresso l’apprezzamento per la sensibilità e la tempestività con cui Anas ha affrontato la gestione e prospettato delle soluzioni soddisfacenti per le imprese.
Andrà ora sviluppato il piano tecnico procedurale dell’opera e individuate le modalità di finanziamento; i rappresentanti di Confindustria hanno voluto sottolineare il clima di fiducia che ha generato la riunione, per la dimostrazione di concreta e fattiva collaborazione emersa tra Anas, Regione del Veneto ed Enti locali interessati, che potrà portare in breve tempo a soluzione un problema decisivo per il futuro delle quattro aziende padovane con oltre 650 posti di lavoro in discussione, tra diretti e dell’indotto.
«Diamo atto ad Anas – commenta il presidente di Confindustria Padova, Francesco Peghin – di avere compreso la nostra preoccupazione e di essersi attivata prontamente per la soluzione di un problema che rischiava di paralizzare l’operatività di aziende sane e in crescita, con commesse già acquisite per 32 milioni quest’anno. Le soluzioni prospettate per una viabilità alternativa e l’impegno a non porre in opera il cavalcavia prima di averle realizzate, garantiscono la continuità operativa e riportano un clima di fiducia. Ora ci aspettiamo che tutto proceda in tempi certi. Il risultato di oggi è stato reso possibile anche grazie all’impegno della Provincia di Padova e degli Enti coinvolti. E’ la dimostrazione che quando c’è la volontà, le soluzioni si trovano in modo rapido e condiviso».
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