Rossano Galtarossa scrive rivolgendosi direttamente ai suoi tanti amici su facebook, ed ha una brutta notizia:
Per l’affetto e l’attenzione che mi riservate da tempo nel seguire le mie vicende sportive, mi sento in dovere di rendervi partecipi anche di uno sviluppo, purtroppo, poco piacevole di cui ho avuto notizia poche ore fa dai vertici federali: oggi verso l’ora di pranzo il nostro Ct ha ufficializzato le iscrizioni degli equipaggi per i Giochi Olimpici di Londra ed io figuro….come riserva.
Non è certo questo l’epilogo che mi prospettavo quando sono partito per questa nuova sfida sportiva: sapevo che avrei affrontato un’impresa molto difficile, in considerazione anche dei miei –ormai prossimi- 40 anni, ma durante questi mesi mi sono orgogliosamente sorpreso di come sono riuscito ad affrontare i carichi di lavoro; a conferma di ciò ci sono tutti i risultati dei test di valutazione fisiologica che ho effettuato durante l’anno i cui esiti sono stati sempre molto positivi; in ogni prova mi sono collocato tra i migliori della nostra squadra e nell’ultimo mese ho ottenuto dei valori analoghi a quelli che avevo ben 12 anni fa (intendo nel 2000…non una stagione agonistica qualunque!).
So per certo che la prestazione in gara non si fa solo con il potenziale fisiologico, perciò attendo che il Ct mi notifichi di persona questa sua decisione, fornendomene quantomeno le motivazioni visto che sono sempre stato abituato a lavorare per migliorarmi; vorrei quindi capire dove sta il mio gap….
Non nascondo che sarebbe più semplice farsi prendere dallo scoramento (e dalla rabbia) ed abbandonare tutto, ma come lo sport mi ha insegnato in questi anni, ho deciso di non mollare comunque, continuando ad allenarmi con serietà e professionalità come spero di aver sempre fatto, rimanendo a disposizione della squadra e soprattutto nel rispetto della Maglia Azzurra che tante volte ho indossato. Mi sono preso l’impegno di fare del mio massimo per andare a Londra: la mia sesta Olimpiade….ora dovrò trovare la forza per rimanere concentrato e determinato ancora un mese nella consapevolezza di aver fatto tutto quanto era nelle mie capacità.