Il sacco bello, il libro sulla nascita del bosco di Mestre mercoledì sera alla Feltrinelli di Padova

 

Stefano Pittarello è uno dei giornalisti più sagaci che ci siano in Veneto. Ed anche uno tra quelli più innamorati di quella massa informe di cemento e stradoni che è Mestre. Città senza essere manco un Comune,  tanto schifata dal resto dei veneti, che spesso non vivono proprio in Arcadia, quanto amata da chi ci è nato e cresciuto. E proprio l’amore per la propria sgarruppata metropoli abortita, si respira nelle prime pagine de “Il sacco bello”, un libro che è un po’ romanzo e un po’ indagine storica su come durante le peggiori catastrofi ci siano sempre dei Giusti che hanno il coraggio di dire no, ed urlare alla massa che sta andando verso il baratro. Una di queste persone illuminate è Tano Zorzi, anche lui innamorato come Stefano Pittarello, di Mestre e di quella cittadina da diecimila abitanti che in pochi anni sono diventati duecentomila incastrati nella città d’Europa con meno verde pubblico per abitante.
Tano Zorzi è il papà del “sacco bello”; dopo quello brutto del dopoguerra con cemento e palazzoni anonimi e brutti, ha immaginato e fortemente voluto il sacco al contrario: un bosco per Mestre e il parco urbano più grande d’Italia, quello di San Giuliano. Un eroe insomma, verde quando essere verdi faceva perder voti e non andava di moda. Un profeta, che come spesso avviene a questo genere di persone, ha avuto ragione compiutamente solo dopo essersene andato.

Mercoledì racconterò cosa mi è piaciuto di questo libro all’amico Stefano Pittarello e sentiremo dall’autore.
Qui la scheda dell’evento
Capiremo insieme il perchè “il sacco bello” può insegnare molto anche al di fuori di Mestre. L’appuntamento è alle 18 alla libreria Feltrinelli di piazza Antenore a Padova nell’ambito della Fiera delle parole.
Il libro di Stefano Pittarello è edito da Cleup.

Alberto Gottardo