Dal quotidiano gratuito Leggo si legge ancora di commercianti “furbetti”. Qui di seguito l’articolo di Giorgio Scura. (i ringrazia Nicola Fosella per le foto).
Ancora saldi fasulli: il prezzo della merce viene prima gonfiato e poi scontato, la solita beffa. Leggo ha fotografato le vetrine di otto negozi d’abbigliamento di Padova e in tre casi i negozianti hanno fatto i furbetti con finti saldi. E’ il caso delle boutique Fusodoro, Halo Bazar in via Marsilio da Padova e Prima Pagina in via Santa Lucia, tutte in centro storico.
Le immagini parlano da sole. Il primo negozio, prima dei saldi, espone al pubblico un abito da uomo al prezzo di 290 euro; dopo l’inizio delle svendite di stagione, fissato in Veneto per il 3 gennaio, lo stesso abito risulta ancora in vendita a 290 euro, ma sul cartellino è riportato uno sconto del 41% (da 490 a 290 euro).
Nel secondo rivenditore ecco un piumino bianco il cui prezzo normale era di 157 euro. E qui è andata meglio visto che dopo la partenza dei saldi lo stesso piumino è calato di prezzo: un euro in meno! Peccato che il cliente, invece, legge uno sconto, evidentemente fasullo, del 30% (prezzo originario 223 euro).
Terza vetrina, ormai il giochetto è chiaro: qui, venerdì scorso, ci sono quattro scarpe in vendita da 113 a 123 euro euro. Poi, il giorno successivo, iniziano le svendite e il negoziante sostituisce i cartellini, ma non i prezzi che ora sembrano veri affari. Tre modelli su quattro (uno è stato sostituito) risultano scontati del 40% da 206 euro a 123 euro, da 199 a 119 e da 189 a 113.<HS0.1>
Ma c’è anche una beffa finale: sulle vetrine di Fusodoro e Halo Bazar campeggia una scritta rossa su sfondo bianco in caratteri cubitali: “saldi sicuri – saldi di qualità”. Di sicuro c’è una sola cosa: la fregatura
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