Meno di 48 ore all’avvio dei saldi invernali 2018, in calendario, nella nostra regione, da venerdì 5 gennaio mentre la Basilicata è partita già oggi e la Valle d’Aosta lo farà domani.
Come ricordato nei giorni scorsi sarà intorno ai 400 euro la spesa per le famiglie padovane, un po’ superiore alla media nazionale attestata secondo Confcommercio a 331 euro.
Saldi però “inquinati”, secondo l’Ascom, dalla corsa “sotterranea” all’anticipo messo in atto soprattutto dalla grande distribuzione che tra sms, fidelity card, gruppi whatsapp e pubblicità “ambigua”, di fatto ha già anticipato la data fin da Santo Stefano.
“In ogni caso non ci sono dubbi sull’utilità di una data ufficiale di partenza – aveva ricordato nei giorni scorsi il presidente di Federmoda Ascom Confcommercio Padova, Riccardo Capitanio – perché rappresenta uno spot pubblicitario a costo zero per tutti, compresi i negozi di vicinato, ma soprattutto è una garanzia per i consumatori”.
Ma quali sono le avvertenze per un corretto acquisto degli articoli in saldo? L’Ascom ricorda alcuni principi base.
1.Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2.Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3.Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.
4.Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
5.Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, la percentuale di sconto e il prezzo finale.