Da Micaela Faggiani, giornalista di Telechiara, riceviamo e pubblichiamo uno sfogo sulla organizzazione dell’ospedale e le liste d’attesa:
Essendo una giornalista sento il dovere di scrivere e raccontare quello che mi è successo tra ieri e oggi in ospedale a Padova, nella settimana di ferragosto, in emergenza salute, quella mia. Premesso che dopo specialisti e medico di base non hanno saputo dirmi a cosa erano dovuti i giramenti di testa e fastidio alle orecchie che mi hanno bloccato in queste settimane, sono al lavoro e comincio a sentirmi male, molto male, non ho l’equilibrio, ho freddo, non riesco a stare in piedi…allora decido di andare al pronto soccorso …e qui comincia il bello.
Intanto arrivo accompagnata visto che non sto in piedi…la persona che mi accompagna mi lascia davanti al pronto soccorso e va a parcheggiare…e all’accettazione ( chedevo dire è organizzata meglio che nel passato con i codici di vario colore) mi chiedono cos’ho ma non mi chiedono se sono accompagnata o meno…e segnano senza chiedermelo che sono arrivata sola…e immagino che il mio codice dipenda anche da questo…
poi mi visita un medico e mi manda dall’otorino ai piani alti…otorino che viene chiamato dall’infermiera e seccato arriva e manco mi guarda in faccia…in velocità guarda l’orecchio e mi dice che devo fare la visita audiometrica e mi chiede perchè sono andata là a quell’ora ” che gli ambulatori chiudono alle 14″…e l’esame non si può fare …. OVVIAMENTE IO COME FACEVO A SAPERLO?
risultato…devo tornare la mattina dopo e con la carta del pronto soccorso andare in ambulatorio…
allora torno la mattina dopo e vado in ambulatorio…mi fanno le carte, mi dicono che devo andare a pagare giù ai piani bassi il ticket…io vado giù anche se mi gira la testa, cerco di pagare con la macchinetta il ticket ma la macchinetta dice che c’è il codice errato…torno su…”ah mi scusi, provi questo foglio..” allora torna giù alla macchinetta ( e mi gira sempre la testa) …ma anche questa volta il codice è errato…allora torna su…e mi dicono che a questo punto c’è un problema e che devo andare al Cup del Policlinico per pagare allo sportello ( alla faccia della tecnologia e del saltate le cose e usate gli sportelli elettrici )…per fortuna arriva anche questa volta la persona che mi ha accompagnato e mi risparmia il terzo giro per pagare il ticket..,,
si degnano a questo punto visto l’inconveniente di farmi comunque la visita e poi arriverà il pagamento del ticket … alla fine della visita mi prescrivono un esame che faccio fatica non solo a scriverlo ma anche a dirlo…ma che devo ovviamente prenotare…
io chiedo al medico…ma non può farmelo fare visto che sono passata per il pronto soccorso? oppure non mi può fare l’impegnativa lei?neanche a dirlo ovviamente! ovviavemte così non posso nemmeno fermarmi agli sportelli del Cup e prenotare la visita perchè devi avere il numero dell’impegnativa..
allora chiamo il mio medico mi faccio fare l’impegnativa e me la faccio mandare via fax…con il fax chiamo il Cup,..che mi prenota la visita …per il 12 ottobre!!!!!!
Io a questo punto rido in faccia alla signorina scusandomi ma spiegandole che io sto male adesso, che avrei bisogno di sapere perchè sto male per evitare di continuare ad avere giramenti e a non riuscire a lavorare e a fare la mia vita normale…ma lei per fortuna gentile mi dice che sono anche fortunata ad avere questa data…che per altri esami bisogna aspettare mesi e mesi….
Cavolo! allora provo a cercare una via privata…perchè succede così poi…che ti costringono a ricorrere i privati e chi non se lo può permettere chi se ne frega… ma incredibilmente questo esame lo fanno solo in ospedale per la particolarità dei macchinari…
E qui il cerchio si chiude perchè le mie risposte non sono arrivate e dopo due giorni di ospedale penso di dover accettare il mio malessere, cercare di star meglio da sola… oppure attendere ottobre…tanto cosa vuoi che sia…
Però mi sentivo in obbligo con la mia professione di scrivere cosa succede ad un povero cane di paziente che sta male e che trova queste non risposte…magari un anziano, una persona sola…questa non è giustizia sociale….
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