Parole che non lasciano adito ad interpretazioni. Il presidente del calcio Padova Roberto Bonetto ha diffuso nel pomeriggio un comunicato durissimo dopo la notizia delle perquisizioni ordinate dalla Procura della Repubblica di Vicenza nei confronti di una ventina di ultras tra cui, secondo le notizie di stampa, figurerebbe anche il figlio dell’ex presidente del calcio Padova Bepi Bergamin, imprenditore attualmente ancora socio del calcio Padova con circa il 20% delle quote. Marco Bergamin non è nuovo a questo genere di episodi, visto che era stato destinatario di un Daspo in occasione degli scontri della trasferta Parma – Padova, poi revocato su appello dello stesso ultras di lunga data e di cotanto lignaggio.
Questo il comunicato del presidente Roberto Bonetto:
“In merito alle recenti attività di polizia che hanno coinvolto oggi la tifoseria padovana, credo sia opportuno esprimere come Società il nostro rifiuto verso ogni forma di violenza e discriminazione, e ribadire la nostra solidarietà a chi è stato coinvolto negli scontri nell’esercizio delle proprie funzioni.
In tempi non sospetti, i tifosi della Tribuna Fattori si sono già presi la responsabilità di quello che è accaduto nel pre partita di Vicenza – Padova tramite un loro comunicato ufficiale, perciò penso che non ci sia null’altro da aggiungere.
Sanno che su quella strada noi non li seguiremo, così come non li seguirà la maggior parte dei nostri tifosi.
Al contrario, continueremo a credere nello stadio come luogo di incontro e aggregazione e, ribadisco, in questa nostra visione non c’è spazio per la violenza”.
Roberto Bonetto
Presidente Calcio Padova