Anche una cronista come lei abituata a mantenere il sangue freddo nelle situazioni più pericolose è rimasta scossa. Tradita dalla televisione, lo strumento di lavoro diventato un po’ alla volta ragione di vita. Quasi simbolica la vicenda che ha coinvolto l’altra sera una delle telegiornaliste più note del Veneto, la cui bravura è purtroppo offuscata dalla sua straordinaria bellezza. Era in camera da letto, per sommo dolore dei suoi tanti ammiratori, non da sola, quando il televisore è esploso. I vigili del fuoco intervenuti rapidamente nell’abitazione di Selvazzano hanno spento il principio di incendio, abbandonandosi, a quanto riportano alcuni testimoni, a commenti da caserma sulla collega in pigiama, da cui ci dissociamo indignati. Da capire le cause del rogo. Esclusa una ritorsione degli stranieri di Marghera a cui la telegiornalista sembra aver dato fastidio con una inchiesta giornalistica tempo fa. Anche la pista di un poltergheist del barboncino, di cui a giorni ricorre l’anniversario della scomparsa parrebbe avere basi poco solide. Semplice cortocircuito, anche mediatico, visto che a scoppiare è stato il televisore di una giovane giornalista che in televisione ci lavora. Da parte mia auguro che il fidanzato trovi la maniera per non far sentire troppo la mancanza dell’elettrodomestico in camera da letto
Alberto Gottardo
P.s.: Non rivelo il nome della telegiornalista in questione nemmeno sotto tortura